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Russia, Putin vieta le adozioni di bambini russi negli Usa. Bloccate già 52 pratiche

Vietate ai cittadini statunitensi le adozioni di bambini russi. Approvata all’unanimità mercoledì scorso dalla Camera alta del parlamento, la legge è stata firmata oggi dal presidente Vladimir Putin, secondo quanto riferito dall’agenzia Itar-Tass.
Il provvedimento ha come immediata ripercussione il blocco delle adozioni di 52 bambini russi già pronti a partire per gli Stati Uniti. I piccoli dovranno invece essere adottati in Russia sotto il personale controllo dei governatori delle regioni interessate.
Il provvedimento è stato varato in risposta alla legge approvata negli Stati Uniti con il nome di Magnitsky Act, che impone sanzioni ai funzionari russi sospettati di essere coinvolti in violazioni dei diritti umani.
Sergey Magnitsky era l’avvocato morto in circostanze sospette in una prigione moscovita nel 2009 dopo aver denunciato un caso di corruzione all’interno del ministero dell’Interno russo. Putin la scorsa settimana aveva definito la legge varata negli Usa un “atto di inimicizia” nei confronti della Russia che “avvelena le relazioni tra i due Paesi”. Ieri mattina un tribunale di Mosca ha prosciolto Dmitry Kratov, il vice direttore del carcere di Butyrka, dalle accuse di negligenza in merito alla morte dell’avvocato Sergei Magnitsky. Per il giudice, Kratov agi’ in maniera appropriata quando Magnitsky si ammalò in carcere nel 2009 dove morì per un attacco cardiaco. Un rapporto ufficiale delle autorità russe lo scorso anno stabilì che il 37enne avvocato, arrestato per evasione fiscale dopo aver denunciato una truffa da 230 milioni di dollari ad opera di dirigenti del ministero dell’Interno, era stato torturato mentre era in prigione.