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Consumi a picco, dal 2007 la spesa delle famiglie italiane è cresciuta solo di 8 euro

La spesa delle famiglie, negli anni della crisi, è aumentata solo di otto euro. Nel 2011 è arrivata a 2.488 euro mensili, mentre nel 2007 ammontava a 2.480 euro. Rispetto al 2009, anno in cui la contrazione della spesa ha raggiunto il livello massimo, l’incremento è di quaranta euro. I dati sono contenuti nelle tabelle dell’Istat, elaborati dall’Adnkronos. Le famiglie italiane, per i prodotti alimentari, hanno speso 477 euro, cioè undici euro in più rispetto all’ultimo anno prima della crisi economica (+2,3%). Mentre per gli altri beni sono stati pagati 2.011 euro, tre euro in meno rispetto ai 2.014 euro pagati per gli altri beni.
Considerando le serie statistiche degli ultimi trent’anni la spesa per generi alimentari è scesa costantemente passando dal 30,7% della spesa complessiva nel 1981 al 22,7% del 1991, arrivando al 18,9% del 2001. Dieci anni dopo si registra invece un incremento della quota di spesa destinata ai beni di prima necessità, che risale al 19,2%. Considerando le diverse aree geografiche emerge una differenza considerevole tra il Sud, dove la spesa per alimenti rappresenta il 25,6% della quota complessiva che le famiglie pagano per i consumi. Mentre al nord-est e nord-oves si ferma rispettivamente al 16,2% e 16,9%. Differenze notevoli si registrano anche sull’importo complessivo della spesa, che al Mezzogiorno si ferma a 1.894 euro, mentre al nord-ovest sale fino a 2.864 euro, pari al 51,2% in più.