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Legittimo impedimento respinto, il processo Ruby continua. Ma lei non sarà ascoltata

Legittimo impedimento respinto, il processo Ruby continua. Ma lei non sarà ascoltata

I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano sono in camera di consiglio per decidere se sospendere il processo sul caso Ruby, così come richiesto dai legali di Silvio Berlusconi, impegnato nella prossima campagna elettorale per le elezioni politiche.
Proprio gli impegni per le elezioni sono stati alla base della richiesta degli avvocati di chiedere per legittimo impedimento lo stop al processo per l’ex presidente del Consiglio. Una richiesta cui si è opposta l’accusa. L’ultima parola spetta ai giudici che dovranno appunto decidere se continuare il processo e dunque ascoltare Ruby, ultima testimone prima della requisitoria dei pm.
Dopo le polemiche suscitate per la sua assenza nell’udienza dello scorso dicembre la giovane Ruby si è presentata questa mattina nell’aula del tribunale di Milano per testimoniare nel processo che vede imputato Silvio Berlusconi. La marocchina è stata citata come teste dalla difesa, è l’ultima testimone prima che la parola passi all’accusa per la richiesta di condanna nei confronti dell’ex premier.
Gli avvocati di Silvio Berlusconi hanno invocato oggi il “legittimo impedimento” chiedendo la sospensione del processo . Una richiesta legata agli impegni di Berlusconi per la campagna elettorale imminente.
Nel suo intervento in aula, il legale Niccolò Ghedini ha sottolineato come nei simboli depositati ieri venga indicato il capo della coalizione e come per Berlusconi da quest’oggi ”è ufficialmente aperta la campagna elettorale”.
Inoltre, le prossime settimane vedranno per l’ex premier ”un lavoro molto complesso con un’attività molto intensa che di fatto impedirebbe a Berlusconi di seguire il processo”. Per questi motivi e visto che il tribunale di Milano ”ha già più volte affrontato la problematica” i legali hanno chiesto di fermare il processo. Uno stop che interverrebbe anche per la prescrizione.
L’avvocato Piero Longo, così come il collega Ghedini, non si appellano solo al legittimo impedimento per la campagna elettorale ma sottolineano anche ”l’opportunità” di non influenzare in altro modo le prossime elezioni.
I legali di Berlusconi si dicono disposti a rinunciare alla testimonianza di Ruby, la giovane marocchina parte offesa nel processo che vede imputato l’ex premier Silvio Berlusconi.
Dopo aver chiesto il legittimo impedimento e dopo aver fatto ”un richiamo alla serenità” tra le parti, i legali hanno preannunciato la possibilità di rinunciare all’ultimo testimone e di acquisire solo i verbali di Ruby.
Ilda Boccassini si è opposta alla richiesta avanzata dai legali di Berlusconi. Secondo l’accusa la richiesta di sospensione ”non è da affrontare in un’aula di tribunale”. Inoltre, la norma sul legittimo impedimento ”è molto chiara” e va applicata laddove non può essere garantita la presenza dell’imputato in aula. In questo caso, secondo la Boccassini, l’imputato ”ha sempre scelto di non presentarsi” e il legittimo impedimento ”non si applica neanche nelle situazioni minimali quindi questo processo vada avanti”.
Infine per l’accusa le questioni poste dalla difesa ”non è una questione giuridica ma di opportunità politica e non dovrebbe entrare nel dibattimento”. L’obiettivo è quello di ”un giusto processo in termini ragionevolmente brevi”.