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Caso Abu Omar: 10 anni a Pollari e 9 a Mancini, ex vertici del Sismi per il sequestro dell’imam

I giudici della Corte d’Appello di Milano hanno condannato, nel processo d’appello bis per il sequestro di Abu Omar, gli ex vertici del Sismi. La condanna per Nicolò Pollari è di 10 anni, 9 anni di reclusione invece per Marco Mancini. Gli alti tre imputati sono invece condannati a una pena di 6 anni.
“Non ce l’aspettavamo, siamo sconcertati”, ha commentato Nicola Madia, legale di Pollari. Una condanna che, secondo la difesa, è stata pronunciata “nonostante il segreto di Stato sia stato apposto da tre diversi governi. Segreto che gli ha impedito di difendersi nel merito”.
Concorde anche Luigi Panella, legale di Mancini. Il legale sottolinea che il suo assistito è stato condannato in questo processo dove sono stati “utilizzati atti coperti da segreto”.
Il sostituto pg di Milano, Piero De Petris, aveva chiesto la condanna a 12 anni di reclusione per Pollari e una condanna a 10 anni per Mancini, richieste identiche a quelle già avanzate nel primo processo di appello sul caso dell’imam per gli ex vertici del Sismi. Condannati, ciascuno a 6 anni, anche gli altri imputati Raffaele Di Troia, Giuseppe Ciorra e Luciano Di Gregorio.
Nel ‘primo’ processo d’appello Pollari, Mancini e altri tre ex appartenenti al Sismi erano stati prosciolti con sentenza di “non doversi procedere” sulla base della “copertura” del segreto di Stato, apposto dai governi Prodi e Berlusconi. Lo scorso settembre, la Cassazione oltre a condannare 23 agenti della Cia per il sequestro avvenuto il 17 febbraio 2003, aveva annullato con rinvio il proscioglimento per gli ex vertici del Sismi, dichiarando in sostanza parzialmente illegittima la copertura del segreto di Stato.
Da qui il nuovo processo di appello per i cinque imputati e le condanne di oggi, nonostante venerdì scorso il governo avesse deciso di sollevare il conflitto di attribuzione contro la Cassazione e la Corte d’appello di Milano chiedendo la sospensione del processo.