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Firenze, corteo antimafia nel giorno della memoria delle vittime. Don Ciotti: “Col silenzio e la rassegnazione le uccidiamo due volte”

“Non uccidiamoli una seconda volta, non uccidiamoli con la ritualita’, non uccidiamoli con la mafiosita’ che puo’ annidarsi in ognuno di noi, nelle coscienze addormentate o addomesticate”. E’ quanto ha affermato don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, concludendo a Firenze la manifestazione nazionale promossa da Libera e da Avviso pubblico, in occasione della Giornata dell’impegno e della memoria in ricordo delle vittime delle mafie, a cui hanno preso parte 150mila persone. Il corteo ha reso omaggio a don Lorenzo Milani, fermandosi in silenzio per alcuni minuti davanti alla lapide che ricorda la casa in cui il priore di Barbiana mori’ il 26 giugno 1967.

Dopo che dal palco, allestito nel piazzale antistante lo stadio comunale, sono stati letti i nomi di oltre 900 vittime della mafia, don Ciotti ha invitato tutti i presenti a gridare forte “Non uccidiamoli una seconda volta”. Il sacerdote ha ricordato come si possano uccidere nuovamente le vittime delle mafie “con il silenzio, la rassegnazione e la diffidenza”. ”Non uccidiamoli con le ricorrenze rituali, celebrative. Possiamo invece tenere in vita il loro ricordo facendo memoria delle loro storie di lotta alla mafia e facendo diventare impegno quotidiano tutti i giorni i valori da loro professati”. Don Ciotti ha quindi invitato i giovani “a ribellarsi” contro la mafia che a suo parere “va chiamata e definita come una peste”. “Cari giovani chiamate sempre la mafia con questo nome, quello di peste”. Alla manifestazione nazionale di Libera che si e’ svolta per le vie di Firenze hanno preso parte centinaia di sindaci e presidenti di province, molti dei quali del Sud. Tra i presenti i sindaci Michele Emiliano (Bari), Luigi De Magistris (Napoli) e Matteo Renzi (Firenze).

Anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil erano presenti con i propri rappresentanti al corteo e tra questi c’era la segretaria della maggiore organizzazione dei lavoratori Susanna Camusso. Dal palco hanno salutato le decine di migliaia di giovani il premio Nobel per la pace Adolfo Perez Esquivel e Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’Associazione dei famigliari delle vittime della strage mafiosa di via dei Georgofili. Il corteo ha reso omaggio anche alla memoria di Aldo Moro e agli agenti della sua scorta uccisi nella strage di via Fani il 16 marzo 1978 per mano delle Brigate rosse. Quando dal palco allestito allo stadio comunale, al termine della manifestazione, lo speaker ha ricordato l’anniversario della strage terroristica di 35 anni fa dalla folla si e’ levato un lungo applauso in ricordo dell’allora presidente del Consiglio democristiano e della sua scorta trucidata. Dopo l’intervento lungo e appassionato di don Luigi Ciotti, che e’ durato piu’ di mezz’ora, ha concluso la manifestazione il concerto della cantautrice Fiorella Mannoia.