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Cipro, il Parlamento rinvia il voto sul prelievo dai conti bancari. La decisone in bilico. Borse in caduta. Si teme la fuga di capitali

Il Parlamento cipriota ha rinviato a domani il voto sul prelievo fiscale una tantum su conti bancari, compreso nell’accordo per il bailout da 10 miliardi di euro concordato a Bruxelles. La tassa colpira’ i depositi oltre i 100mila euro con un aliquota del 6,75% che sale al 9,9% per i patrimoni più ingenti. Il voto era previsto per questo pomeriggio. Già ieri era stato rimandato.

Il presidente Nicos Anastasiades ha avvertito che senza il bailout il paese rischia la bancarotta, ma il parlamento rischia lo stallo sul provvedimento perché i due partiti di centro destra che sostengono il presidente possono contare solo su 28 dei 56 seggi del Parlamento. I due partiti di opposizione, i comunisti di Akel e i socialisti di Edek sono contrari al bailout. Oggi è vacanza a Cipro e le banche sono chiuse, ma la chiusura proseguirà anche domani per evitare una corsa al ritiro dei depositi. L’una tantum delle imposte sui depositi bancari a Cipro avrebbe conseguenze negative per i depositanti e i creditori. Lo scrive l’agenzia di rating Moody’s. Il rischio di fuga di capitali provenienti da altri paesi colpiti dalla crisi dell’euro si è intensificato, dice Moody’s. L’effetto contagio, però, sarebbe meno decisivo verso i mercati obbligazionari, spiega l’agenzia, affermando che il pericolo di una ristrutturazione del debito -come avveuto in Grecia- è scongiurata.