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Terrore a Boston, 9 bambini tra i feriti. La tragedia della famiglia Richards: ucciso Martin 8 anni, la sorella perde una gamba, la mamma operata al cervello

Terrore a Boston, 9 bambini tra i feriti. La tragedia della famiglia Richards: ucciso Martin 8 anni, la sorella perde una gamba, la mamma operata al cervello

 E’ di 3 morti e 176 feriti, tra cui 9 bambini il bilancio dell’attentato di ieri alla Maratona di Boston. I medici sono stati costretti ad effettuare dieci amputazioni per la gravità delle ferite riportate da alcune persone. Lo ha reso noto la Cnn, precisando che tra i feriti 17 si trovano in “condizioni critiche”.

L’agente dell’Fbi, incaricato delle indagini, Rich Deslauriers, nel corso della conferenza stampa sull’attentato, ha assicurato: “Non vi è nessuna altra minaccia”. “Seguiamo diverse piste”, ha aggiunto, chiedendo alla popolazione di continuare a collaborare, fornendo alle autorità immagini o qualunque altro elemento possa servire a chi conduce le indagini. “Stiamo analizzando tutto il materiale digitale ricevuto”, ha spiegato. “La nostra missione è chiara, è portare i responsabili di fronte alla giustizia, ma ci vorrà tempo”, ha detto l’agente speciale dell’Fbi.

Il capo della polizia di Boston, Ed Davis, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha precisato che “nessuno al momento è stato arrestato”. Deslauries non aveva invece voluto rispondere alle domande riguardo ad eventuali sospetti e persone fermate. Il governatore del Massachussets, Patrick Deval, ha dichiarato: “E’ importante chiarire che ieri sono esplose solo due bombe”. Gli altri “dispositivi trovati non erano ordigni”, ha riferito. Quanto è accaduto è un “atto di terrorismo”, afferma la Casa Bianca in merito alle due esplosioni che ieri hanno colpito la Maratona di Boston.

Tra le vittime dell’attentato c’è anche un bambino di 8 anni, Martin Richards, che attendeva al traguardo il papà che partecipava alla maratona. Nell’attacco sono rimaste gravemente ferite la madre e la sorella di Martin. Secondo quanto riporta il sito dell’Huffington post, la madre, Denise, è rimasta “gravemente ferita” al cervello ed ha subito ieri sera un intervento chirurgico, mentre la sorellina di sei anni ha perso una gamba. Un terzo figlio dei Richards è rimasto illeso. Secondo la Cnn, almeno 10 vittime hanno subito l’amputazione di arti. Per la Nbc, le persone ricoverate negli ospedali cittadini sono 116. Non risultano coinvolti cittadini italiani. Secondo quanto riferiscono i media, gli ordigni non erano ad alta intensità ma contenevano chiodi e biglie di acciaio per renderli più letali. ”Qualsiasi evento con ordigni esplosivi multipli -come questo sembra essere- è chiaramente un atto di terrorismo e verrà affrontato come un atto di terrorismo”, ha affermato un funzionario della Casa Bianca, aggiungendo che “tuttavia, non sappiamo ancora chi ha condotto questo attacco e un’inchiesta accurata dovrà determinare se sia stato pianificato e realizzato da un gruppo terroristico, straniero o interno”. In precedenza, nel messaggio televisivo rivolto alla nazione nella serata di ieri, il presidente Barack Obama non aveva usato la parola “terrorismo”. Il Boston Globe riferisce che nella notte la polizia aveva perquisito un’abitazione nel sobborgo di Revere, in relazione a quello che i Vigili del Fuoco della città hanno definito una “persona di interesse” per l’indagine. Secondo l’emittente Nbc, la perquisizione era in relazione al giovane cittadino di nazionalità saudita, entrato negli Usa con un visto per studenti, sul quale al momento si starebbero concentrando le attenzioni degli inquirenti. Il giovane, secondo altri media Usa, sarebbe lo stesso cittadino straniero piantonato dalla polizia in ospedale dopo essere stato ricoverato con gravi ustioni.

Secondo quanto riferisce la Cnn, in questo momento gli esperti di esplosivi dell’Fbi stanno cercando, dall’analisi del materiale ritrovato sul luogo delle esplosioni, di rintracciare una “firma” sugli ordigni, cioè dei tratti distintivi nell’assemblaggio delle bombe, che appaiono rudimentali ma di massima potenza, che possa aiutare ad individuare una pista di indagini.

Sempre secondo quanto riporta la Cnn, non risulta che fossero state registrate da parte dell’intelligence americana dei segnali particolari che potessero indicare il rischio di un attentato terroristico, sia di matrice interna che internazionale. I media Usa fanno notare che quanti sembrano più inclini a indicare una pista interna sottolineano che l’attacco è avvenuto in occasione della Giornata del Patriota e che in passato, altri eventi sanguinosi o attentati terroristici di matrice interna, come quelli di Columbine, Wako e Oklahoma City sono avvenuti nella stessa settimana di quello di Boston. Era stata la stessa polizia del Massachussets negli anni scorsi a sottolineare come questa coincidenza di date facessero della Maratona “un possibile importante target per i terroristi”, considerato anche l’alto numero di partecipanti e la copertura televisiva dell’evento. “Terroristi di tutto il mondo tradizionalmente cercano questi obiettivi fortemente simbolici e visibili da colpire” si legge nel rapporto che risale al 2003, quando era ancora viva la ferita degli attentati dell’11 settembre. Vi sono poi analisti che sottolineano, con tutta la dovuta cautela, che anche le prime notizie, che parlano di ordigni rudimentali, farebbero propendere per la pista del terrorismo interno e renderebbero più improbabile che sia opera di al Qaeda.

Intanto, c’è chi ricorda, come il professore di politica internazionale della Tuft University Fletcher School, Daniel Drezner, come all’inizio anche l’attentato di Oklahoma City era stato legato al terrorismo straniero, ma poi era emerso che era opera di Timothy McVeigh, un suprematista bianco che voleva vendicare i morti nell’assedio di Waco. ”Cercare di fare supposizioni sarebbe folle – ha detto al Boston Globe – se dobbiamo imparare qualcosa dal passato, è che non dobbiamo fare supposizioni senza altre informazioni”. Intanto, squadre di agenti di polizia stanno pattugliando le strade di Boston e setacciando i mezzi di trasporto pubblici alla ricerca di pacchi sospetti. La città rimarrà aperta per le normali attività lavorative, ma la zona delle esplosioni, attorno a Copley Square, rimarrà chiusa al pubblico. Il quotidiano Boston Globe riferisce che in città vengono impiegati agenti della polizia dello Stato, unità della Guardia Nazionale e unità di specialisti dei team Swat appartenenti alla polizia cittadina. “Le persone che si recheranno al lavoro noteranno una aumentata presenza di forze di polizia in città”, ha annunciato l’ufficio del sindaco, invitando la popolazione a “non allarmarsi” per le rafforzate misure di sicurezza.

La borsa di New York ha aperto oggi con un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell’attentato. Per stasera alle 20 (ora locale) è stata annunciata una veglia di preghiera per le vittime delle esplosioni, nella chiesa di Arlington Street. In Italia è stato alzato il livello di sicurezza sugli obiettivi Usa a rischio terrorismo dopo l’attentato. In attesa di conoscere gli esiti delle indagini disposte in America, e le valutazioni dell’intelligence Usa, i Servizi di sicurezza italiani hanno intensificato la vigilanza e gli scambi informativi con i partner internazionali. Una circolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha disposto un innalzamento della vigilanza e delle misure di sicurezza su obiettivi sensibili. Tra questi, un’attenzione specifica è indirizzata ai luoghi di maggiore concentrazione di persone, come stazioni, porti e aeroporti. Rafforzata la vigilanza e l’attenzione a sedi Usa in Italia o comunque riconducibili agli Stati Uniti, come ad esempio le compagnie aeree. Il Viminale ha convocato per le 18,30 il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Presieduto dal ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, alla riunione -che farà il punto sulla sicurezza nel nostro Paese dopo l’attentato di Boston- partecipano i vertici nazionali delle forze dell’ordine e dell’intelligence.