• Home »
  • Evidenza »
  • Fondi alla Lega Nord, arrestato Belsito. Uno yacht da 2,5 milioni di euro a Bossi jr. con i soldi pubblici

Fondi alla Lega Nord, arrestato Belsito. Uno yacht da 2,5 milioni di euro a Bossi jr. con i soldi pubblici

Appropriazione indebita, ricliclaggio, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche sono i reati attribuiti all’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, arrestato questa mattina a Genova. Con Belsito sono finiti in manette Stefano Bonet, residente a San Donà di Piave,Romolo Girardelli e Stefano Lombardelli, entrambi residenti a Genova, colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano.

Nell’ambito dell’indagine sono indagate altre quattro persone. Il provvedimento trae origine dalle indagini compiute sulla gestione di fondi della Lega Nord e l’illecito trasferimento all’estero di 5,7 milioni di euro che Belsito aveva effettuato negli ultimi giorni del 2011. Fondi che erano stati utilizzati anche dal figlio di Bossi Riccardo, per acquistare uno yacht del valore di due milioni e mezzo di euro. Secondo gli inquirenti, dalle indagini emerge che Belsito era il fulcro di una rete di soggetti stabilmente legati tra loro da un accordo criminoso. L’accordo era principalmente finalizzato all’illecito sfruttamento delle entrature politiche imprenditoriali e bancarie vantate dagli indagati. Queste entrature venivano usate per facilitare il conferimento alle società del gruppo di Bonnet di ingenti commesse di ricerca e sviluppo, illecite perché totalmente o quasi fittizie.

Secondo gli inquirenti, Belsito, che è stato tesoriere della Lega Nord, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, vicepresidente del cda di Fincantieri, era in grado di influenzare le decisioni di istituzioni e di grandi imprese pubbliche e private come Siram spa, Fincantieri e GNV spa. Il ruolo di Bonet era quello di imprenditore capo di una rete societaria (Polare, Marco Polo Technology, Fintecno e altre) predisposta per la emissione di false fatture. Il compito di Girardelli e Lombardelli erano quello di agevolare e procurare la conclusione degli affari. ”Raramente – osserva il gip nell’ordinanza di custodia cautelare – è dato ravvisare in modo così evidente le connotazioni di un’associazione a delinquere. Alla base vi è un esplicito accordo di società (ancorché ovviamente non formalizzato) finalizzato alla divisione di proventi illeciti”. L’esponente della Lega Nord Matteo Salvini , commentando l’arresto di Belsito, ha dichiarato: ”Per fortunaè soltanto una pagina, una brutta pagina, di un passato che non ritornerà”.