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Intercettazioni, il Pdl ci riprova. Costa riprende il testo Alfano naufragato e lo ripropone ma Nitto Palma frena: “Non e’ una priorita”

 Il Pdl rispolvera il ddl Alfano per rilanciare la sua battaglia sulle intercettazioni. Ma il Presidente della Commissione Giustizia, Nitto Palma lo frena: “Non e’ una priorita’ del momento”. Il capogruppo in commissione Giustizia Enrico Costa ha depositato la scorsa settimana una proposta di legge che riprende per intero il cosiddetto testo Alfano contro l’abuso delle intercettazioni telefoniche. Costa esclude che ci sia un ”legame politico” con la richiesta per l’autorizzazione all’ascolto di conversazioni telefoniche di Verdini, Cosentino e Dell’Utri arrivata oggi alla Giunta per le autorizzazioni della Camera: ”La mia proposta non ha nulla a che fare con questa richiesta arrivata in Giunta. Ma il nuovo pressing Pdl sul delicato strumento di indagine preoccupa i Democratici. La tensione sociale è altissima, dice il segretario del Pd Guglielmo Epifani, come dimostra l’ultimo episodio della Tav l’esasperazione ha fatto “un salto di qualità gravissimo, e siamo in una situazione a rischio”. Per questo, “alzare la tensione sulla giustizia e mettere come fa il Pdl in primo piano la questione delle intercettazioni, che non è una priorità del governo e del Parlamento, non aiuta: la smettano”. “Il governo faccia scelte rigorose sulle priorità: la situazione economico-sociale del Paese viene prima di tutto, tutto il resto viene dopo”.”Sulle intercettazioni telefoniche il Pdl vuole arrivare allo scontro”, dice dal Pd il vicepresidente della commissione Giustizia Felice Casson. “Come Pd – spiega – stiamo ripresentando le norme proposte nel corso della passata legislatura tendenti, da una parte, a garantire questo strumento fondamentale d’indagine, dall’altro a tutelare la privacy delle persone”.”In questo momento – mette in guardia il capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Walter Verini – occorre lavorare sui punti di riforma del sistema giudiziario che possano trovare una larga convergenza.Pretendere di imporre temi come quello delle intercettazioni è una strada sbagliata, sia per ciò che riguarda il metodo che per il merito. Lo strumento delle intercettazioni è infatti un fondamentale supporto alle indagini contro ogni forma di criminalità”, ricorda Verini che ribadisce il no a “ogni forma di limitazione dell’attività autonoma della magistratura”.

Ad auspicare che “la lealtà al governo non può essere materia che responsabilizza i soli membri del governo, ma coinvolga ogni parlamentare appartenente a forze politiche impegnate al sostegno dello stesso” è il deputato Dem Dario Ginefra che chiede al presidente del Consiglio Letta che “convochi i capigruppo delle forze politiche di maggioranza perché possano svolgere, fino in fondo, il loro ruolo di regolatori dei lavoratori parlamentari e di fedeli sostenitori di questa maggioranza”.