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Idiozia a Vienna, “Falcone grigliato” nel menu’ di un pub: panini con nomi delle vittime della mafia. La rabbia della Farnesina

Per pubblicizzare i suoi panini un pub di Vienna utilizza i nomi dei boss ma anche quelli degli eroi antimafia vittime di Cosa nostra. Così da ‘Don Panino’ si vendono panini dai nomi evocativi: ‘Don Greco’, ‘Don Buscetta’, ‘Don Corleone’, ‘Don Mori’, ‘Don Falcone’ e ‘Don Peppino’. Ma ciò che fa discutere ancor di più è la descrizione dei panini contenuta nel menù. Così per il panino ‘Don Peppino’ si legge: “Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”, per quello su Giovanni Falcone la descrizione è invece: “Sarà grigliato come un salsicciotto”.

Tanto basta a Rete 100 Passi con Radio 100 Passi per chiedere”l’immediato intervento” del ministro degli Esteri, Emma Bonino sulle autorità austriache. “Riteniamo l’episodio gravissimo - spiega il presidente di Rete 100 Passi, Danilo Sulis – e frutto non solo di un utilizzo di cattivo gusto per motivi commerciali, ma di qualcosa di più profondo. Il menù, oltre ad essere offensivo nei confronti di Falcone e Impastato, fa un lavoro più sottile, accomunando boss mafiosi e collusi con le vittime della mafia. “Temiamo – aggiunge Sulis – che non si tratti, come supposto da alcuni giornali, di un episodio occasionale, di luoghi comuni sull’Italia o di un episodio di xenofobia. Il logo del locale che richiama il manifesto del film ‘Il Padrino’ lo abbiamo già visto anche in Germania in alcuni locali spesso gestiti da italiani”. Rete 100 Passi chiede anche l’intervento delle autorità competenti per l’avvio di accertamenti sull’origine dei locali che portano questo marchio. A scrivere al premier Enrico Letta e al ministro Bonino è anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlandosottolineando che “al di là dei necessari accertamenti che sono certo sia le autorità italiane che quelle austriache vorranno fare sui titolati di questa pseudo azienda e sull’origine dei rispettivi capitali – sottolinea Orlando -, credo urgentissimo e necessario che il Governo italiano intervenga presso quello austriaco, perché sia impedito che la memoria delle vittime di mafia sia infangata dall’accostamento a nomi mafiosi e dall’utilizzo di parole offensive da parte di questa catena alimentare”.

E il governo è intervenuto. Su istruzioni del ministro Bonino, l’incaricato d’affari dell’Ambasciata d’Italia a Vienna, Sergio Pagano, è intervenuto per sensibilizzare le autorità locali, ed in particolare il Comune di Vienna e il Ministero dell’Economia, sul caso del pub viennese, il cui menu contiene riferimenti ironici alle vittime della mafia, come Giovanni Falcone e Peppino Impastato. Come riportato dai media, precisa un comunicato della Farnesina, la vicenda ha suscitato reazioni fortemente negative sia da parte della collettività italiana a Vienna che dell’opinione pubblica in Italia. Alle autorità austriache è stato in particolare sottolineato come l’utilizzo dei nomi di persone distintesi nella lotta contro la mafia, effettuato in maniera distorta e a fini meramente commerciali, è non solo di cattivo gusto, ma anche altamente offensivo della memoria di quelle stesse persone che hanno pagato il prezzo più alto ed irriguardoso nei confronti di chi opera quotidianamente con il proprio lavoro per sconfiggere il fenomeno mafioso, ed è pertanto da considerarsi inaccettabile.