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Cercasi Snowden disperatamente, bloccato a Vienna l’aereo del presidente boliviano Mendes pensando che avesse a bordo la “talpa”

Cercasi Snowden disperatamente, bloccato a Vienna l’aereo del presidente boliviano Mendes pensando che avesse a bordo la “talpa”

Il presidente della Bolivia Evo Morales è ripartito dall’aeroporto di Vienna dopo essere rimasto bloccato per diverse ore in seguito al no al permesso di volo da parte di diversi Paesi europei per il timore che a bordo con lui viaggiasse Edward Snowden. La misura, messa in atto da Francia, Portogallo, Italia e Spagna, è stata revocata alcune ore dopo. Secondo quanto riferito, dall’aeroporto di Vienna, dal ministro degli Esteri Michael Spindelegger, Morales ha autorizzato la polizia austriaca ad effettuare dei controlli sul suo aereo. Un portavoce del ministero degli Esteri ha detto all’agenzia di stampa dpa che i risultati delle ricerche sono stati condivisi con la Spagna.

Il presidente della Bolivia ha raccontato che l’ambasciatore spagnolo a Vienna è andato a trovarlo sull’aereo presidenziale, in un apparente tentativo di verificare se Snowden fosse a bordo. “Io non sono un criminale e non serve ispezionare l’aereo”, ha detto Morales. Il presidente è dovuto atterrare ieri sera all’aeroporto di Schwechat, dove ha trascorso la notte. Sia il governo boliviano sia le autorità austriache hanno negato che la ‘talpa’ che ha rivelato il programma Prism della National Security Agency americana si trovasse sull’aereo presidenziale. L’ambasciatore della Bolivia in Italia, Antolin Ayaviri Gomez, in una conferenza stampa all’ambasciata di Roma, afferma che ”l’atteggiamento” di Francia e Portogallo “costituisce una violazione delle vigenti convenzioni internazionali attentando contro la vita e la sicurezza di un capo di stato, costringendo a un atterraggio di emergenza” in Austria. ”Il governo dello stato plurinazionale della Bolivia – continua – denuncia davanti alla comunità internazionalel’aggressione contro il governo dello stato plurinazionale di Bolivia, specificatamente contro il presidente Evo Morales, per il ritiro a sorpresa dell’autorizzazione di sorvolo e atterraggio” dell’aereo presidenziale.

La Bolivia, ha aggiunto l’ambasciatore, “denuncia davanti alla comunità internazionale un atteggiamento non amichevole e di palese aggressione nel comunicare la non autorizzazione per l’aereo presidenziale di sorvolare gli spazi aerei” di Francia e Portogallo. Il Portogallo, ha proseguito l’ambasciatore, “ha annunciato il ritiro del permesso di sorvolo e di atterraggio modificando successivamente la sua decisione che autorizzava soltanto il sorvolo, impedendo così l’atterraggio” per il “rifornimento necessario”.

A sua volta, ha proseguito l’ambasciatore, la Francia ha comunicato il ritiro del permesso di sorvolo, ha proseguito, quando l’aereo con a bordo “il capo di Stato boliviano si trovava a pochi minuti dall’ingresso nello spazio aereo francese”. Tornando da Mosca, ha concluso, l’aereo di Morales ha ricevuto “istruzioni dalla Francia che non poteva attraversare lo spazio aereo francese, violando assolutamente la Convenzione di Vienna”.