Papa Francesco ai seminaristi: “Fare il prete o la suora non puo’ essere un mestiere”

Papa Francesco ai seminaristi: “Fare il prete o la suora non puo’ essere un mestiere”

 Fare il prete o la suora non è un mestiere. “Senza il rapporto costante con Dio, la missione diventa mestiere”. Il Papa celebra la messa nella Giornata dedicata ai seminaristi, alle novizie e a tutti i giovani che intraprendono il cammino vocazionale. Papa Francesco indica loro la strada da seguire e ammonisce: “gli operai per le messe non sono scelti attraverso campagne pubblicitarie o appelli al servizio e alla generosità, ma sono ‘scelti’ e ‘mandati’ da Dio. Per questo è importante la preghiera”.

Francesco a tale proposito cita il suo predecessore: “La Chiesa, ci ha ripetuto Benedetto XVI, non è nostra ma di Dio; il campo da coltivare è suo. La missione allora è soprattutto grazia”. Il Papa, nella Basilica di San Pietro, ricorda a seminaristi e novizie che “l’evangelizzazione si fa in ginocchio” ed esorta a “coltivare la dimensione contemplativa, anche nel vortice degli impegni più urgenti e pressanti. E più la missione vi chiama ad andare verso le periferie esistenziali, più il vostro cuore sia unito a quello di Cristo, pieno di misericordia e di amore. Qui sta il segreto della fecondità di un discepolo del Signore”. Francesco, ricorda che “la diffusione del Vangelo non è assicurata nè dal numero delle persone, nè dal prestigio dell’istituzione, nè dalla quantità di risorse disponibioli. Quello che conta è essere permeati dall’amore di Cristo”.

Rimanendo saldamente ancorati al mistero di Gesù, “saremo al riparo sia da una visione mondana e trionfalistica della missione, sia dallo scoraggiamento che può nascere di fronte alle prove e agli insuccessi”. L’esortazione arriva da Papa Francesco nella giornata dei seminaristi, novizi, novizie e di quanti stanno seguendo il cammino vocazionale. Papa Francesco indica a seminaristi e novizie i tre punti cardine a cui devono rimanere fedeli nel loro cammino: “la gioia della consolazione, la croce di Cristo, la preghiera”. “Non abbiate paura della tenerezza del Signore – è il monito di Francesco -non abbiate paura della consolazione del Signore. Ne possiamo essere portatori se sperimentiamo noi per primi la gioia di essere consolati da lui, di essere amati da lui”. Bergoglio fa notare che “la gente oggi ha bisogno certamente di parole, ma soprattutto ha bisogno che noi testimoniamo la misericordia, la tenerezza del Signore, che scalda il cuore, che risveglia la speranza, che attira verso il bene”.