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Banche, giro di vite sui prestiti alle famiglie ma e’ boom per il credito on line: veloce facile e senza garanzie

Veloci, facili, senza garanzie. Sono i prestiti che stanno progressivamente compensando la stretta delle banche sui finanziamenti a famiglie e piccole imprese. Online, come evidenzia un’indagine dell’Adnkronos, si moltiplicano le offerte, condite da slogan ‘accattivanti’. E, di conseguenza,cresce anche il rischio truffe: su 10 siti interpellati, 6 hanno chiesto un anticipo per le spese di istruttoria, a fronte di un documento inviato via mail, senza alcuna verifica preventiva. Solo in 3 casi, l’istruttoria ha prodotto un risultato positivo, con condizioni trasparenti.

La rete è ormai piena di offerte. Ce n’è per tutti i gusti. Anzi, se sei un cattivo pagatore, se hai subito un protesto o se non hai un lavoro, sei un cliente privilegiato. I messaggi pubblicitari sono tutti espliciti: ‘Prestito Svelto, Chiaro e Senza Perdite di Tempo anche a Cattivi Pagatori, Cassaintegrati e Disoccupati’. Oppure, ancora: ‘Erogazione in 24/48 ore, Firma singola, Rata e Tasso fisso, Importo a domicilio, Nessuna motivazione’. Per ottenere un prestito basta avere una busta paga, ma sono previste anche formule per chi non può dimostrare il proprio reddito. Massima libertà per il cliente: può saltare una rata, modificarne l’importo, variare la durata del prestito, ma anche estinguere anticipatamente senza pagare alcuna penale. Ovviamente, è tutto più semplice se per una bolletta non pagata non si è finiti nel database di qualche centrale rischi. In questo caso, però, spendendo qualcosa in più e ampliando leggermente la ricerca, si può ripiegare sull’offerta più spregiudicata, quella che garantisce assistenza anche ai cattivi pagatori, con tanto di portale internet dedicato ai prestiti per i protestati. Anche lì dove non c’è truffa, è complicato per l’utente valutare correttamente il tasso di interesse effettivo del finanziamento: l’utente si deve confrontare con il TAN, il tasso annuale, e il TAEG, il tasso annuo effettivo globale. Quantificano il tasso di interesse di un prestito personale. Ma il primo, più pubblicizzato, è molto meno importante del secondo, spesso assente o relegato in fondo alle comunicazioni d’offerta.

- TAN: sta per “tasso annuale”. E’ quel tasso di interesse espresso in percentuale sul credito concesso al cliente. Normalmente, per valutare bene la convenienza di un finanziamento, non basta conoscere solamente la misura del tasso annuale applicato dal creditore. Tutte le offerte che vengono presentate, tutti i tassi che vengono scritti, tuttavia, riportano sempre e comunque il TAN.

- TAEG: sta per “tasso annuo effettivo globale”. E’ il tasso che misura tutta una serie di oneri, che di solito sono presenti, tipo le spese di istruttoria della pratica per il finanziamento, spese di assicurazione e garanzia, spese di riscossione delle rate. La legge stabilisce che, a garanzia del consumatore, gli annunci pubblicitari e le offerte effettuati con qualsiasi mezzo, devono indicare anche il TAEG ed il relativo periodo di validità delle promozioni stesse. Ma questo tasso in genere viene scritto, in piccolo, in basso alla comunicazione in caratteri spesso microscopici.