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Milano, delitto di via Muratori, trovati gli assassini della coppia: l’esecuzione per non aver pagato una partita di coca

Svolta nel giallo del duplice omicidio di via Muratori a Milano. A poco più di un anno dal delitto, gli uomini della Squadra Mobile guidati da Alessandro Giuliano hanno dato un nome ai presunti killer di Massimiliano Spelta, 43 anni, e della compagna 21enne Carolina Suleini Payano Ortiz, raggiunta da un proiettile mentre scappava con in braccio la figlia di due anni, rimasta illesa.

Si tratta di due cittadini italiani: Mario Mafodda, pregiudicato di 54 anni, e Carmine Alvaro, 41 anni, entrambi di origini calabresi e residenti a Milano. Mafodda, arrestato per un carico da 27 kg di cocaina, ha confessato l’omicidio delle coppia. Erano le 20 del 10 settembre 2012 quando gli assassini, arrivati in sella a uno scooter, scaricano un intero caricatore di un revolver calibro 38 contro la coppia: tre colpi alla nuca uccidono sul colpo l’imprenditore e un proiettile raggiunge alla testa anche la giovane donna che morirà poche ore dopo in ospedale. Un agguato, in pieno centro, davanti ad alcuni testimoni, maturato, secondo le indagini, nell’ambito di un traffico internazionale di droga.

Sulla base della confessione di Mafodda, la coppia aveva consegnato ai due narcotrafficanti una partita di circa 1,5 chili di cocaproveniente dal Sudamerica, per il valore di 40 mila euro. Alvaro però si rifiutava di saldare il debito, contestando la scarsa qualità della merce. Da qui le forti insistenza del 43enne imprenditore, che avrebbe così infranto “le regole di correttezza e lealtà” criminale. Una disputa finita con l’omicidio dei due coniugi. La confessione di Mafodda, spiegano in Questura, ha solo confermato i sospetti degli uomini della Squadra mobile. Si attende ora la convalida del gip.