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Il caso Imu, Letta: “Non si paghera’ la seconda rata” ma Saccomanni avverte: ” La copertura finanziaria non sara’ indolore”

 Se le “mie dichiarazioni seminano incertezza, me ne dolgo ma penso che gli italiani debbano essere lealmente informati di come stanno le cose della finanza pubblica”. Lo scrive ilministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni in una lettera a ‘Libero’ in cui risponde alle critiche sulla possibilità di abolire la seconda rata dell’Imu e di privatizzare “sia le proprietà immobiliari che le partecipazioni azionarie”.

“L’abolizione della seconda rata dell’Imu è certamente possibile – conferma – a patto che ci sia un forte consenso politico sulle forme di copertura, nella piena consapevolezza che non si tratterà comunque di coperture indolori”. “E’ piuttosto chi fa credere” agli italiani “che ci siano fantasiose coperture indolori, o tesoretti nascosti,che rende un disservizio agli Italiani e li induce a comportamenti imprudenti e non sostenibili” incalza Saccomanni. Con gli interventi già adottati dal governo Letta “agli italiani è stato risparmiato il pagamento di imposte già previste nei conti dello Stato per 3,5 miliardi”, rivendica il ministro. Inoltre, conclude, “abbiamo individuato risorse per 12 miliardi nel triennio 2013-15, di cui 5 miliardi vengono dai tanto invocati tagli alle spese (quelle correnti, perché abbiamo salvaguardato gli investimenti)”.

Pdl, Quagliariello: chiarimento subito o scissione inevitabile. Il chiarimento nel Pdl deve esserci subito o sarà scissione. Lo sostiene in una intervista a ‘Repubblica’ Gaetano Quagliariello, ministro delle Riforme ed esponente di spicco dei filogovernativi, che spiega: ”Non possiamo trasformare una fase drammatica della vita politica in un problema interno di partito. Ci sono due visioni, due partiti trasversali che dividono anche il Pdl dove tutto ciò è reso più drammatico dalla concomitanza con la decadenza di Berlusconi”.

Per Quagliariello ”una crisi al buio nella situazione politica e istituzionale attuale potrebbe causare quel collasso definitivo del sistema che abbiamo sfiorato piu’ volte nei mesi scorsi”. Per questo, dice, ”per una grande forza politica è meglio andare avanti, acchiappare la ripresa e fare le riforme che l’Italia aspetta da 30 anni. Solo dopo ci si potrà presentare agli elettori, altrimenti la politica non avrà più speranze”. ”Un conto è incalzare l’esecutivo sulle cose serie -avverte- un altro è farlo fibrillare su tutto. Dunque o il Consiglio nazionale dice una parola decisiva, oppure la divisione non sarà più eludibile”.

Pdl, Lupi: non siamo vili disertori, presunti lealisti danneggiano Berlusconi. ”Noi lavoreremo fino all’ultimo minuto per l’unità del partito. Ma qui c’è invece chi ogni ora, ogni minuto e ogni secondo vuole e persegue la rottura usando contro di noi slogan durissimi, parole forti, attacchi violenti il cui unico risultato è quello di indebolire il partito e il suo leader, Silvio Berlusconi”. Lo sottolinea il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, colomba pidiellina, intervistato dal Corriere della Sera.

”Mentre noi concretamente stiamo lavorando nell’interesse del Paese, come Berlusconi ci ha chiesto di fare – aggiunge – quelli che remano contro hanno lanciato una gara in nome di un lealismo presunto. Ci dicono anche che siamo vili, disertori, ingrati. Io vorrei che si leggesse con attenzione il documento che abbiamo preparato e ci si dicesse dove contrasta con Silvio Berlusconi, con la filosofia, i valori e gli ideali di Forza Italia”. ”Piuttosto -sostiene- questi che si sentono più lealisti del re dovrebbero rendersi conto che stanno danneggiando il partito e il suo leader, indebolendo pesantemente l’immagine dell’uno e dell’altro e minando l’azione del governo”. Riguardo al Consiglio nazionale anticipato al 16 novembre ”la sensazione” per Lupi ”è che lo si voglia trasformare in una prova muscolare, nella conta di chi è leale e chi no. Abbiamo bisogno di un momento di confronto, non di scontro”.

Pd, Cuperlo: contano gli iscritti non solo le primarie.”Si blocchi tutto e si annullino i casi controversi”. Gianni Cuperlo, lo sfidante di Matteo Renzi alla segreteria del Pd, difende gli iscritti, ”il radicamento del partito”, e sui tesseramenti gonfiati, non accusa i fedelissimi del rottamatore, ma ribadisce la necessità di cancellare i casi sospetti. In un’intervista a ‘Repubblica’ spiega: “Ho un rispetto profondo per gli iscritti al mio partito. Sono un tesoro di impegno civile e umanità. In questi anni si sono fatti carico di tutto, dal montaggio dei gazebo alle campagne elettorali”.

”E’ un patrimonio di persone perbene -assicura- con una forza di volontà e una passione che tolgono il respiro. Noi dobbiamo convincerli che il loro è un partito sano e trasparente e che i tesseramenti gonfiati, per quanto circoscritti, sono un oltraggio prima di tutto verso chi ha resistito all’invito martellante che vedeva il nostro partito e in generale i corpi sociali come un residuo da cancellare. E’ per questo che ho sollevato il problema, perché ne va della nostra identità”.

Generali, Perissinotto: saldo mia gestione è positivo .”Non voglio fare polemiche ma ho il dovere, specie per la squadra con cui ho lavorato alle Generali e alla quale sarò sempre grato, di ristabilire la verità”. Giovanni Perissinotto, l’ex amministratore delegato del Leone, in un’intervista a La Stampa, parla per la prima volta da quando nel giugno dello scorso anno fu “dimissionato” con un blitz dei soci, per sostenere: “il saldo della mia gestione è positivo. Non a caso le cessioni che le Generali stanno effettuando, con ottime plusvalenze, riguardano proprio operazioni fatte negli undici anni in cui ho guidato il gruppo”.

L’ex ceo evidenzia anche che le Generali “nel 2000 avevano un giro d’affari di 40 miliardi” e “a fine 2011 superavano i 70 miliardi, con un’importante espansione internazionale e senza mai ricorrere a un aumento di capitale”. Perissinotto si mostra sereno anche rispetto ai rilievi mossi dall’Ivass. “Le autorità fanno il loro mestiere, ma penso che abbiano visto altri casi assai più preoccupanti e più meritori delle loro attenzioni. Generali ha già fatto approfondimenti, durati oltre un anno e a mia memoria mai avvenuti prima, con organi interni ed esterni alla compagnia. Dai risultati non mi pare proprio che si possa far passare la mia gestione come quella di un in capace, o addirittura peggio. Lo dimostra il fatto che le vendite decise sotto il nuovo amministratore delegato Mario Greco hanno solo liberato utili”.