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Indesit, firmato l’accordo che scongiura 1.400 licenziamenti ma si spacca il sindacato: la Fiom non ci sta. L’intesa ora al voto degli operai

C’è l’accordo finalmente per Indesit Company ma senza la firma della Fiom. L’accordo è una “buona notizia per i lavoratori e per l’industria italiana” che, in una “situazione difficile del mercato e del settore”, assicura “prospettiva di rilancio industriale per tutti gli stabilimenti e il rientro al lavoro di tutti i lavoratori”. Così il segretario generale Fim Cisl, Giuseppe Farina, commenta la chiusura della vertenza dopo sei mesi di trattative sul piano di riassetto della produzione in Italia di Indesit Company.

“L’accordo – sottolinea Farina - prevede 83 milioni di investimento e la definizione delle missioni produttive per ogni sito del Gruppo; non prevede eccedenze e contemporaneamente impegna l’azienda a non procedere ai licenziamenti per i prossimi cinque anni. La gestione della crisi di mercato sarà affrontata attraverso l’uso dei contratti di solidarietà e nessun lavoratore rimarrà in cassa integrazione a zero ore, per più di 4 mesi nei cinque anni di durata del Piano”. I sei mesi di trattativa e mobilitazione, aggiunge Farina, “hanno cambiato il piano inizialmente presentato dall’azienda, un piano che era rinunciatario e di disimpegno dall’Italia. L’accordo siglato oggi, al contrario, dà nuove prospettive agli stabilimenti e all’occupazione, assicurando una gestione solidaristica degli ammortizzatori sociali”. Per Farina, infine, c’è solo da chiedersi “come è possibile che la Fiom non lo abbia sottoscritto e anzi ha fatto del tutto per boicottarlo. La Fim Cisl ringrazia le lavoratrici e i lavoratori della Indesit che con la loro determinazione hanno consentito di conseguire un positivo esito della vertenza”.

L’accordo – siglato presso il Mise fra Indesit, ministero, regioni e Fim-Cisl, Uilm-Uil e Ugl ma non dalla Fiom-Cgil – “grazie al quale viene bloccata la procedura di licenziamento collettivo avviata da Indesit per 1.400 persone – fa sapere Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestici – nei prossimi giorni sarà sottoposto al voto dei lavoratori: “”Ora l’ultima parola spetta ai lavoratori, che nei prossimi giorni saranno chiamati ad esprimersi”.