Sochi, Federico Pellegrino entra nei quarti di finale nella Sprint. Effettuati oltre mille controlli antidoping
Federico Pellegrino si qualifica per i quarti di finale nella SPRINT a tecnica libera maschile ai Giochi Olimpici di Sochi. Il 23enne delle Fiamme Oro ottiene il terzo tempo in 3’30″38, alle spalle del norvegese Ola Vigen Hattestad (3’28″35) e del russo Sergey Ustiugov (3’30″26). Avanza anche l’altro azzurro David Hofer, con il 18esimo tempo. Eliminati invece Dietmar Noeckler ed Enrico Nizzi. Tra le donne passano ai quarti di finale Gaia Vuerich e Greta Laurent, con il 13esimo e 16esimo risultato cronometrico, fuori invece Ilaria De Bertolis. Miglior tempo è quello della norvegese Maiken Caspersen Falla, davanti alla slovena Katia Visnar.
- SLOPESTYLE – Dara Howell vince la prima medaglia d’oro olimpica nella storia dello slopestyle femminile, disciplina del freestyle all’esordio ai Giochi. La 19enne canadese trionfa grazie a una prima prova che gli vale il punteggio di 94.20. Argento alla 21enne statunitense Devin Logan che realizza sempre nella prima discesa uno score di 85.40. Bronzo all’altra canadese, la 25enne Kim Lamarre, che completa il podio, grazie a una seconda prova nella quale ottiene 85.00.
Ottava la 27enne azzurra Silvia Bertagna grazie a una prima prova da 69.60. Brutta caduta nella seconda discesa per Yuki Tsubota: la terza canadese in finale è atterrata male dopo un salto, sbattendo violentemente il ginocchio. Immediatamente soccorsa, la Tsubota è ora all’ospedale per i controlli che dovranno stabilire l’esatta entità dell’infortunio. La Tsubota, grazie al punteggio della prima discesa, si è classificata al sesto posto.
- HOCKEY – Raggiungere la finale di hockey maschile il prossimo 23 febbraio è quasi un obbligo per la nazionale russa tra le favorite a Sochi. “Abbiamo addosso la pressione dei media, del pubblico, avremo modo per affrontare il tema della pressione quando comincerà il torneo, come ovvio, giocando in casa ne sentiremo di più ma sappiamo come gestirla”, spiega la stella della nazionale russa Alexander Ovechkin.
“Siamo nelle stesse condizioni del Canada 4 anni fa a Vancouver. Faremo in modo di concentrarci sulle gare senza pensare ad altro”, aggiunge il capitano dei Washington Capitals che a 28 anni gioca nella Nhl, la Lega nordamericana di hockey. Per Ovechkin e compagni sarà una sfida molto delicata, è dal bronzo ai Giochi di Salt Lake City del 2002 che la nazionale maschile russa non sale sul podio.
A Sochi la formazione di casa è chiamata a rinverdire i fasti della nazionale di hockey dell’Unione sovietica, la più medagliata nella storia olimpica con 8 ori in dieci edizioni tra il 1956 e il 1992. Sul fronte infortuni arrivano buone notizie per la Russia che recupera il capitano Pavel Datsyuk reduce da una lesione al ginocchio. Appuntamento dunque per il match d’esordio lunedì prossimo contro la Slovenia.
- ANTIDOPING – Oltre mille controlli antidoping sono stati già effettuati, così come ha reso noto il Comitato olimpico internazionale (Cio), senza fornire dettagli sui risultati. In totale sono stati realizzati 1.116 test, di cui 225 dall’inizio delle gare olimpiche lo scorso sabato. Gli altri 891 test si riferiscono al periodo che ha preceduto le gare. Il Cio ha pianificato un numero record di 1.453 controlli antidoping fino al 23 febbraio, giorno in cui si chiuderanno i Giochi invernali ospitati dalla località russa.
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