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Vertice Ue, seconda giornata di incontri per Matteo Renzi che annuncia: “Non alzerò le tasse”

Vertice Ue, seconda giornata di incontri per Matteo Renzi che annuncia: “Non alzerò le tasse”

Seconda giornata del vertice Ue per Matteo Renzi che su twitter, alla domanda di un suo follower sull’intezione di alzare le tasse, ha risposto in modo secco: “No. Lo vedrai”. E ha aggiunto, poi, di voler combattere l’evasione “anche attraverso innovazione digitale e incrocio dei dati. Ne parliamo presto“.

Prima dei lavori dell’incontro dei capi di Stato e di governo, Renzi ha incontrato il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Un incontro durato poco più di mezz’ora che, secondo quanto riferiscono fonti della delegazione italiana, è stato positivo e Van Rompuy si è mostrato molto attento al programma di riforme annunciate dal governo, in particolare a quelle sul lavoro. Al centro dell’incontro anche la preparazione del semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue.
Al suo arrivo il premier ha scherzato con i giornalisti. “L’Europa cambia verso“, ha detto riferendosi all’ingresso preso per recarsi all’incontro con Van Rompuy. Alle 9.30 ci sarà la firma dei capitoli politici dell’accordo di associazione con l’Ucraina e alle 10 inizierà la seconda giornata del vertice, con al centro l’energia, il clima, le relazioni internazionali e il prossimo summit Ue-Africa.
Le riforme annunciate dal governo Renzi “saranno fatte nel pieno rispetto delle regole europee, dei trattati dell’Unione europea, del Patto di stabilità e crescita e del trattato fiscale”, ha detto il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, al termine della prima giornata del vertice europeo. Ieri Barroso ha incontrato Renzi. “Gli ho detto - ha spiegato Barroso – che sosteniamo pienamente le riforme annunciate“.
Lasciando giovedì notte il vertice europeo a Bruxelles, Renzi ha spiegato che “in questo momento, per quanto riguarda l’Italia, non c’è alcuna emergenza energetica”, legata alla crisi in Ucraina. La situazione nel Paese, ha sottolineato, “ha molti elementi di preoccupazione, il principale dee quali è di natura politica, prima che legata a vicende energetiche”. Il presidente del Consiglio ha spiegato che “nel testo delle conclusioni ci sarà un documento unitario. C’è stata una conclusione unitaria e l’Italia è in linea con gli altri Paesi”.