Caracalla, un finto biondo che fa tendenza

Caracalla, un finto biondo che fa tendenza

Oggi 8 Aprile del 217 d.C. è morto Caracalla. L’imperatore è stato ucciso a tradimento in Oriente quando, sceso da cavallo per urinare, è stato pugnalato dal prefetto del pretorio Macrino. Il suo vero nome era Lucio Settimio Bassiano ed era il figlio dell’imperatore Settimio Severo, di origine libica, e di Giulia Domna, proveniente da una nobile famiglia siriana.

Il pretorio Macrino

Ricevette il suo soprannome per l’abitudine di indossare un soprabito con cappuccio, il “caracallus” di origine germanica, e lui stesso ne diffuse la moda a Roma. Alla morte del padre era salito al trono insieme al fratello Geta, che finì ben presto per assassinare. Non contento, Caracalla mise poi a morte tutti gli amici e sostenitori di Geta, grazie anche all’aiuto dei Pretoriani, finendo per controllare con i suoi fedelissimi tutto l’Impero. Uomo dal carattere violento e irascibile, grande ammiratore di Alessandro Magno, fu sempre adorato dai suoi soldati, che costantemente riempiva di soldi e di regali per assicurarsene la fedeltà. E poichè per questo lo Stato si era molto indebitato, per aumentarne le entrate emanò la “Costitutio Antoniniana” che concedeva l’ambito titolo di cittadino romano a tutte le nuove popolazioni dell’Impero. La misura non bastò, e fu così che escogitò di diminuire del 25% la quantità di argento contenuta nelle monete, creandone anche una nuova che fu chiamata “Antoniniano”. Nonostante fosse piccolo, tracagnotto, bruno e dalla pelle un pò scura, amava tingersi i capelli di giallo per farsi ammirare dalle bionde “bodyguards” germaniche di cui si circondava. Di lui ci resteranno le splendide e gigantesche Terme costruite a pochi passi dal Circo Massimo.