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Agguato a Roma, la polizia scopre il tesoro di Fanella. Diamanti Rolex e contanti in un appartamento a Frosinone

Agguato a Roma, la polizia scopre il tesoro di Fanella. Diamanti Rolex e contanti in un appartamento a Frosinone

Un vero e proprio tesoro fatto di diamanti, denaro e orologi preziosi è stato trovato in un’abitazione, in provincia di Frosinone, nella disponibilità di Silvio Fanella, il broker quarantenne ucciso giovedì mattina a Roma. Le perquisizioni sono state eseguite dai Carabinieri del Ros che con gli uomini della squadra Mobile si stanno occupando del caso.

Diamanti nel sottotetto
L’operazione, coordinata dal pm Paolo Ielo, è stata effettuata in un appartamento in via Casilina a Pofi, centro in provincia di Frosinone. Gli inquirenti hanno trovato, nascosti nel sottotetto, 34 bustine contenenti diamanti, 284 mila dollari in contanti e 118mila euro. Nel corso della perquisizione sono stati trovati inoltre 5 orologi preziosi tra cui un Rolex con diamanti incastonati.Altre perquisizioni sono in atto in appartamenti sempre nella disponibilità di Fanella sia nel Lazio che in altre regioni.

L’agguato
Fanella è stato ucciso giovedì in un agguato a Roma, in zona Camilluccia. I tre killer che si sono presentati a casa sua di prima mattina si sono finti finanzieri. Fanella ha aperto la porta pensando a una perquisizione. Una breve lite e poi la pistola: Fanella ha reagito, ha provato a fermarli, ma alla fine è morto, colpito al petto da un proiettile. Un uomo, rimasto ferito nella sparatoria, è stato sottoposto a fermo giudiziario per il reato ipotizzato di omicidio volontario premeditato e aggravato, mentre si cercano due presunti complici. Il pubblico ministero Paolo Ielo, che appartiene alla Dda, segue anche queste indagini.

I legami con Mokbel
Secondo chi indaga Fanella sarebbe stato il cassiere del gruppo riconducibile a Gennaro Mokbel, e ora gli investigatori intendono stabilire se il tesoro appena scoperto possa essere appartenuto al gruppo che fa capo al faccendiere. Fanella era stato condannato in primo grado a nove anni per associazione a delinquere transnazionale finalizzata al riciclaggio nel caso della presunta frode e riciclaggio da 2 miliardi di euro Fastweb e Telecom Sparkle. Nello stesso procedimento Mokbel è stato condannato a 15 anni. Assolto invece il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia, come pure l’ex Ad di Telecom Italia Sparkle Stefano Mazzitelli e altre cinque persone. Secondo l’accusa ci sarebbe stata una «organizzazione criminale» che realizzava attività economiche fittizie per svariati miliardi di euro al fine di ottenere crediti di imposta a vantaggio di Fastweb e Telecom Sparkle, controllata di Telecom Italia. Non sono ancora state depositate le motivazioni della sentenza di primo grado.