Da Marte, la vendetta si serve fredda

Oggi 1 Agosto del 2 a.C. si inaugura il Tempio di Marte “Ultore” (“Vendicatore”). La dedica al dio “Vendicatore” risponde al voto fatto da Ottaviano poco prima della battaglia di Filippi, quando Cassio e Bruto furono uccisi e la morte di Cesare fu così vendicata. Ottaviano ha fatto le cose in grande, costruendo il tempio nello stile sobrio caro a noi Romani, ma arricchendolo anche con preziosi marmi, i gialli dall’Africa, gli screziati dall’Egeo, l’alabastro dall’Egitto. All’interno spicca la statua di Giulio Cesare, addobbato come un dio, accanto a quelle di Marte e Venere. Nell’abside sono state collocate le insegne delle Legioni sconfitte a Carre, insegne catturate dai Parti e restituite solo oggi a Roma dopo un’intensa azione della nostra diplomazia. Ottaviano ha ottenuto dal Senato l’ambito titolo di “Augusto” (“Venerato”) e si appresta a cambiare anche il nome del mese in corso, che da “Sixtilis” (sesto mese da Marzo) d’ora in poi, in suo onore, si chiamerà “Agosto”