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Trento, caccia all’orsa Danzica e si scatena il web: “Lasciatela in pace ha solo difeso i suoi cuccioli”. Dimesso il cercatore di funghi ferito dall’animale

Trento, caccia all’orsa Danzica e si scatena il web: “Lasciatela in pace ha solo difeso i suoi cuccioli”. Dimesso il cercatore di funghi ferito dall’animale

In Trentino è scattata la ‘caccia’ a Daniza, l’orsa 18enne che nei giorni scorsi ha aggredito il cercatore di funghi Daniele Maturi, di 38 anni, che nel frattempo è stato dimesso dal punto di primo soccorso di Tione con delle evidenti fasciature a gambe e braccia, ma tutto sommato in buone condizioni di salute.

Il comportamento dell’animale è stato giudicato anomalo e per questo è stata deciso di dare il via all’operazione di cattura. Alla notizia immediatamente sul web è esplosa la rabbia delle associazioni animaliste che a gran voce chiedono alla giunta provinciale e all’assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca Michele Dallapiccola di ritornare sui suoi passi e rinunciare alla cattura.

”Il cercatore di funghi non sapeva evidentemente che si è trovato nella peggiore situazione in cui incontrare un plantigrado, l’unica realmente pericolosa: incontrare una mamma con i cuccioli”, sottolinea la delegata regionale della Lega abolizione caccia Caterina Rosa Marino.

Alle proteste ha risposto ancora via Twitter l’assessore Dallapiccola confermando che ”non uccideremo” l’orsa, una decisione che resta solo come ipotesi estrema. Nel caso specifico Daniza verrebbe catturata e isolata perché ha reagito solo per difendere i suoi cuccioli. Insomma, l’orsa avrebbe limitato la propria reazione a una sorte di ‘intimidazione’ senza infierire sul cercatore di funghi aggredito.

Enpa: non è pericolosa, lasciatela stare – “Lasciatela in pace. E’ una mamma con i cuccioli: quale altra reazione ci si poteva aspettare? In realtà non è pericolosa”. Questo l’appello lanciato all’Adnkronos da Carla Rocchi, presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali.

“Come Enpa abbiamo dato la nostra piena disponibilità al Corpo Forestale per qualsiasi cosa dovesse occorrere – aggiunge Rocchi – anche se siamo consapevoli che tutte le iniziative in materia devono essere a livello istituzionale, pubblico e non privato. Comunque siamo a disposizione”.

“Hanno comprato quest’orsa e l’hanno introdotta nel territorio – spiega Rocchi – ora è una mamma con i cuccioli e naturalmente li difende: e adesso che si vuole fare, darle la caccia, catturarla, dividere i suoi piccoli da lei? Perché? Lasciatela in pace – ribadisce Rocchi – è una mamma che difende i suoi piccoli non è affatto pericolosa, poteva anche non limitarsi ai graffi”.

Consigli in caso di ‘incontro ravvicinato’ – Se si vede un orso, suggerisce la Forestale, meglio mantenersi ”a una distanza ragguardevole”, senza avvicinarsi, ma “godersi la vista dell’animale da un luogo sicuro”. “Quando c’è l’occasione di vedere dei cuccioli – spiegano -, certamente è forte l’istinto e la voglia di andare più vicino, ma è altamente sconsigliato specialmente perché mamma orsa sarà nei dintorni e certo non gradirebbe vedere qualcuno avvicinarsi ai suoi piccoli”. Ancora, se si incontra un orso lungo un sentiero “conviene alzare le braccia e fare rumore in modo da allontanare l’animale”. Se dovesse essere vicino ”è bene non scappare, ma allontanarsi lentamente non ostruendo la via di fuga anche all’orso e nel caso di attacco si può anche tentare di porre tra sé e l’animale borse, zaini o altri oggetti per proteggersi”. Infine, se si vede un orso che sta mangiando una carcassa o altro ”si può tentare semplicemente di fare dei rumori per allontanarlo se siamo vicini a un centro abitato”. Se, invece, siamo lontani in aperta montagna “meglio permettere all’orso di finire il cibo e poi togliere ciò che resta, per evitare che torni”. Un ultimo suggerimento poi per “tutti quelli che vivono in zone con presenza di orsi” che, conclude la Forestale, “dovrebbero avere delle protezioni, come recinti adeguati o porte robuste, per proteggere gli animali domestici”.