Un barbaro per amico

Oggi 9 Settembre del 9 d.C. l’esercito romano è stato sconfitto nella foresta di Teutoburgo da una coalizione di barbari Germani. Ben tre Legioni (circa 15.000 uomini) e 5.000 ausiliari hanno perso la vita nell’agguato, e i superstiti sono stati orrendamente mutilati o sacrificati, ancora vivi, alle feroci divinità Germaniche. Le truppe romane erano guidate da Publio Quintilio
Varo, inviato dall’imperatore Augusto aldilà del fiume Reno col compito di imporre le leggi, le istituzioni e gli usi romani in un territorio considerato, fino ad ieri, alleato di Roma. Il capo germanico Arminio, che aveva militato nell’esercito romano come ausiliario, è riuscito a coalizzare le tribù barbare più bellicose e ad organizzare l’assalto in una tetra foresta densa di paludi e acquitrini. Voci raccolte sul Palatino raccontano la disperazione di Augusto alla notizia del disastro, e c’è chi ha visto l’imperatore in lacrime gridare: “Varo, rendimi le mie Legioni!”