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Inizia la scuola, i Ministri tornano tra i banchi. Boschi: “Cari bambini, siate un pochino rompiscatole con i vostri insegnanti. Fate un sacco di domande e siate curiosi”

Inizia la scuola, i Ministri tornano tra i banchi. Boschi: “Cari bambini, siate un pochino rompiscatole con i vostri insegnanti. Fate un sacco di domande e siate curiosi”

Rientro in classe per gli studenti italiani. Dopo Bolzano, Trento, Molise, Abruzzo e Valle d’Aosta, dove l’anno scolastico è già iniziato la scorsa settimana, la campanella suona nella maggior parte delle regioni italiane, escluse Puglia e Sicilia dove i ragazzi torneranno in classe il 17 settembre.

Ma quest’anno sarà un rientro in classe ‘speciale’. Tra i banchi infatti tornano anche i ministri, come chiesto dal premier Matteo Renzi. Lui stesso, il premier, sarà a Palermo nella scuola intitolata don Pino Puglisi per la prima campanella.

Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sarà a Roma nell’istituto tecnico agrario ‘Emilio Sereni’. “Cari ragazzi buon primo giorno. Oggi comincia l’anno de #labuonascuola. Partecipate anche voi su http://www.labuonascuola.gov.it”, scrive in un tweet il ministro.

“Vorremmo che tutto il paese che guarda alla scuola con interesse, forse i 2/3 degli italiani, forse più, facesse un clic a mezzogiorno fino al 15 novembre sul sito la buona scuola.com” e si esprimesse rispondendo attraverso un questionario ed una scheda di sintesi: “io vorrei che la mia scuola fosse così”, ha detto il ministro a Uno Mattina e ha ricordato: “Oggi iniziamo una fase molto importante, nuova”.

Dal 2015-2016 cambierà la maturità. Si tornerà ai commissari interni e non ci saranno più costosissime convocazioni da lontano. “Stiamo pensando che l’esame di maturità che è un punto di sintesi della valutazione di un percorso di studi costerà molto di meno primo, e sarà molto più efficace secondo, se lo si restituisce alla valutazione dei professori che seguono i ragazzi tutto l’anno”, ha detto Giannini.

Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, inaugurando il nuovo anno scolastico a Laterina, in provincia di Arezzo, suo paese natale, ha dichiarato: “Oggi comincia un’avventura nuova, bella, che dura tutta la vita. Poi la scuola però finisce, ma di imparare non si finisce mai”. Boschi, alle 8.30 di ha visitato la scuola elementare ‘Goffredo Mameli’, la stessa da lei frequentata quando era bambina. Il ministro è stata accolta dai bambini che sventolavano dei fiocchi tricolore e due bimbi, un maschietto e una femminuccia, le hanno regalato un piccolo mazzo di rose.

“Ministro Maria Elena ben tornata nella tua scuola”: così si leggeva in uno striscione di colore bianco, rosso e verde all’ingresso dell’edificio scolastico. Dopo un breve saluto e una conversazione con gli alunni, il ministro ha cantato, insieme ai bambini e agli insegnanti l’Inno di Mameli. E’ seguita, quindi, una breve visita alle classi.

“Cari bambini, siate un pochino rompiscatole con i vostri insegnanti. Fate un sacco di domande e siate curiosi. Siate vogliosi, orgogliosi di imparare sempre cose nuove, perché ciò che impariamo alle elementari vi servirà per quando sarete grandi. Non si smette mai di imparare, nemmeno quando sarete grandi come i vostri maestri”, ha detto il ministro, rivolgendosi agli alunni.

“Sono qui per consegnarvi il programma del governo per farvi vedere come sarà la scuola nei prossimi anni. Tra due mesi come in tutte le altre scuole d’Italia torneremo per decidere quali sono le vostre idee per la scuola e voi mi direte che cosa vi piacerebbe studiare e cosa vorreste fare. Ci diamo appuntamento tra due mesi”, ha concluso Boschi.

Ritorno al liceo di casa per Maurizio Lupi a Milano (‘Cabrini’), Giuliano Poletti a Imola (‘Scarabelli’), Roberta Pinotti a Genova (‘Fermi’), Maria Carmela Lanzetta a Locri (‘Olivetti’), Gian Luca Galletti a Bologna (‘Marconi’). Il sottosegretario alla presidenza, Graziano Delrio, sarà alla scuola primaria ‘Matilde di Canossa’ di Reggio Emilia.

Renzi, nel giorno del 21esimo anniversario della morte del “prete buono” che osò sfidare la mafia, ha scelto di essere nella sede dell’Istituto di via Panzera a Palermo fortemente voluta da Don Puglisi. Atteso per le 10 di questa mattina, sarà accolto dai ragazzi della scuola.

Renzi ascolterà l’inno nazionale suonato dall’orchestra della scuola e consegnerà dieci borse di studio agli alunni più meritevoli dell’Istituto. I ragazzi, invece, regaleranno al presidente una copia della lettera che padre Pino Puglisi, il 9 settembre del 1992, inviò all’allora sindaco di Palermo Aldo Rizzo per chiedere l’apertura di una scuola a Brancaccio e una maglia di calcio della squadra della scuola con la scritta “M. Renzi”. Previsto anche un momento di scambio di domande fra il premier e gli alunni.

Blitz degli studenti all’alba davanti al Miur, dove è apparso uno striscione con la scritta ‘La Scuola Siamo Noi!”. “La scuola è vissuta in primo luogo dagli studenti, e con il ritorno sui banchi di scuola si presentano problemi vecchi e nuovi ed una sfida importante – si legge in una nota della Rete degli Studenti Medi – essere i protagonisti della annunciata rivoluzione della scuola”. “La scuola siamo noi studenti, viviamo sulla nostra pelle tutti i suoi problemi – dichiara Alberto Irone, portavoce nazionale Rete Studenti Medi – le sue contraddizioni e i suoi successi, ed è per questo che dobbiamo essere i protagonisti di questa rivoluzione. Vogliamo informare gli studenti, discutere ed elaborare insieme ed in maniera capillare il nuovo modello di scuola che vogliamo”.