Una Venere extracomunitaria

Oggi 26 Settembre del 46 a.C. Giulio Cesare ha inaugurato il tempio di “Venus
Genitrix” (“Venere Genitrice”). Il tempio domina il fondo del Foro di Cesare, e
venne promesso alla dea proprio nell’imminenza della vittoriosa battaglia di
Farsalo. Il termine “Genitrix” indica la discendenza della “Gens Iulia” (la
famiglia di Giulio Cesare) direttamente dall’eroe troiano Enea, figlio della
dea. Due ardite scalinate laterali portano all’interno del tempio dove, oltre
alle statue di Venere e dello stesso Cesare, sono esposte pregevoli opere
d’arte come i quadri di Timomaco di Bisanzio, una collezione di gemme e la
corazza d’oro tempestata di perle del Baltico, dono dei selvaggi Britanni. Tra
tutte, però, ha destato scalpore la statua di Cleopatra (amante del generale)
come “Venere che esce dal bagno”, un’opera che non smetterà di scandalizzare i
benpensanti per l’audacia della scelta e per l’opportunità politica di usare
una regina straniera come modella per Venere.