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Riforma della scuola: studenti in piazza in tutta Italia contro il Job Act e il piano Renzi sull’istruzione

Riforma della scuola: studenti in piazza in tutta Italia contro il Job Act e il piano Renzi sull’istruzione

“La Grande Bellezza siamo noi”. Con questo slogan migliaia di studenti stanno scendendo in piazza in tutta Italia per la mobilitazione indetta dall’Udu, l’Unione degli studenti universitari, e dalla Rete degli Studenti Medi. Gli studenti protestano contro la riforma della “buona scuola” lanciata dal governo Renzi. Gli hashtag della protesta sono #10ottstudentiinpiazza e #iononcisto.

Nella Capitale il corteo principale con partenza da piazza della Repubblica. Nel mirino degli studenti anche la riforma del lavoro del governo, contro “la precarietà permanente”, e lo Sblocca Italia. Il percorso prevede l’arrivo a piazza Santi Apostoli, marciando lungo via Cavour e via dei Fori Imperiali. L’intenzioni dei manifestanti, però, sarebbe quella di arrivare sotto al Miur.

A Bologna è partito poco dopo le 9 da piazza XX settembre il corteo guidato dal collettivo Cas (Collettivo autonomo studentesco). Poco più di un centinaio gli studenti delle superiori che manifestano, dietro lo striscione “io non ci sto”, lanciando dal megafono slogan contro il governo Renzi e la sua riforma della scuola. In mattinata azione dimostrativa degli universitari di Link Bolognache hanno simbolicamente murato, stamattina all’alba, la sede di Ergo, l’azienda regionale per il diritto allo studio: sacchi di spazzatura davanti al portone, con lo striscione: “Unibo mi costi un sacco”. Gli studenti protestano contro “una situazione di crisi e di mancanza di risorse per il diritto allo studio”.

Migliaia gli studenti in corteo anche a Palermo. I giovani sono partiti a gruppi dai loro istititi, come il “Volta”, il “Piazza”, il “Regina Margherita”, il “Benedetto Croce”, il “Cannizzaro” e il “Cassarà” con piccoli cortei che si sono unificati in piazza Politeama, nel centro della città. La manifestazione si è aperta con lo striscione “#iononcisto, scuole azienda, privatizzazioni, presidi sceriffi, classi pollaio, scuole fatiscenti”. Alcuni manifestanti hanno lanciato uova contro la sede regionale della Banca d’Italia e contro la direzione regionale di Unicredit per “protestare contro le politiche di tagli e di privatizzazioni, che in piena continuità con i governi precedenti”, affermano gli organizzatori della manifestazione.

Duemila ragazzi sono scesi in piazza a Milano per protestare contro i tagli alla scuola e più in generale contro le politiche del governo. la manifestazione è iniziata in largo Cairoli per concludersi davanti all’Ufficio Scolastico Regionale di via Luigi Soderini. Gli studenti, che stanno protestando anche in altre cinque città lombarde, espongono striscioni come “Meno 400 mln alla ricerca- Briciole alla scuola: no al gioco delle 3 carte”.

“Scuola per tutti, precarietà per nessuno” è lo striscione che apre il corteo degli studenti a Torino. I manifestanti, alcune centinaia, hanno acceso fumogeni e scandiscono slogan contro il premier Renzi e il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.

A Roma gli studenti hanno esposto uno striscione al Colosseo “per dire che la Grande Bellezza è prima di tutto partecipazione”. Si tratta del primo di una serie di 10 flash mob che si terranno oggi nelle città teatro dei cortei studenteschi. “Pretendiamo che le idee degli studenti vengano non solo ascoltate, ma anche realizzate”, precisa Alberto Irone, portavoce nazionale della Rete Studenti Medi, che aggiunge: “La partecipazione è il primo passo per avere una riforma che non sia calata dall’alto”.

Stanotte, invece, gli studenti dell’Uds, hanno fatto un blitz di fronte al Miur per lanciare i cortei studenteschi di oggi con scritto ‘stiamo arrivando! #entrainscena il #10!’. Il riferimento è agli oltre 100 cortei studenteschi previsti in tutta Italia contro il piano scuola del governo e per lanciare una battaglia per la piena gratuità dell’istruzione pubblica.