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Legge di Stabilità, Napolitano incoraggia con Renzi: “Ci sono misure importanti per la crescita”. Grillo: “Ci saranno 4 mld di tagli alla Sanità”

Legge di Stabilità, Napolitano incoraggia con Renzi: “Ci sono misure importanti per la crescita”. Grillo: “Ci saranno 4 mld di tagli alla Sanità”

Per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella legge di stabilità appena approvata dal governo sembra esserci “un riconoscimento ampio e ci sono misure importanti per la crescita, sia direttamente per quel che riguarda le politiche di investimenti, sia indirettamente per quello che riguarda la riduzione della pressione fiscale”.

Il capo dello Stato interviene mentre è in corso un duro scontro sulla legge di stabilità. Nella manovra è prevista una clausola che fa scattare tagli alla sanità se le Regioni non realizzeranno 4 miliardi di risparmi richiesti. Una decisione che ha fatto scattare la rivolta dei governatori contro i tagli. Questa mattina scende in campo con parole dure il presidente lombardo Roberto Maroni. “Se resta così la legge di Stabilità “avrà conseguenze catastrofiche in Lombardia”, ha attaccato ha detto Maroni spiegando che da una prima valutazione “si rischia la chiusura di almeno 10 ospedali, l’aumento dei ticket, delle addizionali Irap e Irpef e tagli a infrastrutture e trasporti”.

Contro le scelte del premier, Matteo Renzi, si sono schierati tutti i presidenti delle Regioni, ad eccezione di Marcello Pittella, governatore lucano. “A questa manovra dobbiamo ribellarci, in tutte le forme legittime, perché noi non siamo una fonte di spreco. Prendo atto che il governo non ci sente, e allora dico che impugneremo la manovra davanti alla Corte costituzionale, dal momento che non ho alcuna intenzione di aumentare le tasse ai miei amministrati”, ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia in un intervista a Repubblica. “L’impatto per noi sarà devastante, e in misura ancora maggiore rispetto a Regioni non proprio così virtuose. Perché i risparmi noi li abbiamo già fatti. Devono imporre a tutti di essere virtuosi, non colpire in modo indiscriminato”, sottolinea Zaia. Per il Veneto la manovra comporterebbe “azzerare i soldi sul dissesto idrogeologico e sulla formazione. E limare su sociale e sanità. Ma io non ho intenzione di farlo, né di aumentare i ticket. Salgo sulle barricate”. toni polemici anche quelli del governatore della Puglia, Nichi Vendola. “Il ministero di
Giustizia ha speso un miliardo per progetti di informatizzazione che sono falliti. La Regione Puglia ha speso quattro milioni di euro per un progetto di dematerializzazione del fascicolo giudiziario che è pronto, funziona e può rivoluzionare l’intero sistema dell’informatizzazione”.

Interviene per bocciare le scelte del governo anche il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, e sceglie ancora una volta il suo blog. “Renzi infila nella manovra la porcata della clausola taglia-sanità! Il presidente del Consiglio, se ha coraggio, vada in tv a dire la verità agli italiani, quella verità che ieri in conferenza stampa a palazzo Chigi ha nascosto: cioè che la sua legge di stabilità scarica sulle spalle delle regioni 4 miliardi di tagli e che questi si tradurranno in tagli alla sanità, cioè sulla carne viva dei cittadini”", scrive in un post Grillo.

Per il Il leader della Fiom, Maurizio Landini, oggi a torino dove è in corso un corteo dei metalmeccanici della Cgil, la legge di stabilità “è follia. Se lo Stato dà soldi pubblici alle imprese queste si devono impegnare a non licenziare. È Una manovra sotto dettatura della confindustria, che è l’ultima che può dare lezioni di come si sta in un paese visto che, se c’è crisi, è anche responsabilità degli imprenditori che portano i soldi all’estero e non fanno investimenti”