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Elezioni di Midterm in Usa, Obama si rivolge all’elettorato femminile: “Le donne devono essere pagate come gli uomini e avere le giuste tutele”

Elezioni di Midterm in Usa, Obama si rivolge all’elettorato femminile: “Le donne devono essere pagate come gli uomini e avere le giuste tutele”

A quattro giorni dalle elezioni di midterm, il presidente americano Barack Obama si è rivolto alla nazione nel consueto discorso via radio e internet del sabato. Per dire che, in un momento in cui l’economia americana va, il salario di molti americani resta indietro e “bisogna fare le giuste scelte in modo che chi lavora duro possa farcela”. Ovvero, possa guadagnare, fare carriera, avere le giuste soddisfazioni.

Tra le “scelte giuste”, Obama ha riservato un passaggio prolungato alle misure capaci di rendere il mondo del lavoro più “friendly” per le donne, a cui evidentemente il presidente chiede sostegno in occasione della tornata elettorale intermedia e fiducia nel programma della Casa Bianca. Che il leader della minoranza repubblicana al Senato, il senatore del Kentucky Mitch McConnell, ha a sua volta liquidato come “idee impraticabili che spesso peggiorano la situazione, quando nei momenti difficili il popolo americano avrebbe bisogno di una vera leadership da Washington”, rimproverando Obama e i democratici di essere in carica da sei anni, ma guardandosi bene dal ricordare che i repubblicani controllano la Camera dei Rappresentanti dal 2011.

Le elezioni di midterm di martedì – per scegliere i 435 membri della Camera e un terzo del Senato (ma Il voto serve anche a rinnovare le assemblee elettive dei singoli Stati ed eleggere 36 governatori) – sono l’occasione per cambiare a proprio favore questo rapporto di forze al Congresso. E i democratici vedono nella mobilitazione dell’elettorato femminile la chiave per vincere e sovvertire il pronostico anche negli Stati che li vedono indietro nei sondaggi. Così, anche se diversi candidati democratici hanno provato a smarcarsi dalla politica di Obama, il presidente ha deciso di giocare comunque un ruolo di primo piano in questa campagna elettorale, parlando direttamente e con chiarezza alla quota rosa del mondo del lavoro Usa.

“Anche se siamo nel 2014, ci sono donne che ancora guadagnano meno degli uomini per fare lo stesso lavoro. E in questo Paese non ci possono essere cittadini e lavoratori di seconda classe”. Così Barack Obama, nel tradizionale messaggio del sabato alle famiglie, ha riservato un passaggio significativo alla condizione femminile nel mondo del lavoro Usa, rivolgendosi evidentemente all’elettorato femminile a quattro giorni dalle elezioni di midterm.

“Le donne – ha sottolineato il presidente americano – devono avere una paga equa e devono avere le stesse possibilità di successo sul lavoro”. Oggi “rappresentano la metà della nostra forza lavoro”, ha osservato Obama, aggiungendo che le donne “meritano di potersi mettere in aspettativa per prendersi cura dei nuovi figli, di un genitore malato, o prendersi di giorni di malattia. Le donne incinte meritano di essere trattate in maniera equa. Ancora oggi possono essere licenziate per essersi prese troppe pause, o vengono costrette a prendersi aspettative non retribuite. Questo è sbagliato, e abbiamo il dovere di scegliere politiche che assicurino che le donne in attesa di un bambino vengano trattate con dignità e rispetto”.

“E’ costituita da donne la maggior parte dei lavoratori a basso salario – ha sottolineato ancora Obama -, ma il Congresso in sette anni non ha voluto varare l’aumento del salario minimo a 10 dollari e 10 centesimi, un aumento di cui beneficerebbero 28 milioni di lavoratori, più della metà donne. Queste sono le politiche di buon senso che dovrebbero essere portate avanti”.

Il presidente americano ha quindi rivendicato i successi in economia, dopo la grande crisi. “Abbiamo fatto tanta strada da sei anni fa. Negli ultimi 55 mesi le nostre imprese hanno creato 10,3 milioni di posti di lavoro. E per la prima volta in sei anni l’occupazione è scesa sotto il 6%. E ancora, negli ultimi sei mesi la nostra economia è cresciuta al ritmo più veloce dal 2003″.