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Governo, Renzi blinda la maggioranza: “Avanti fino al 2018. Legge di stabilità e la riforma elettorale entro febbraio”

Governo, Renzi blinda la maggioranza: “Avanti fino al 2018. Legge di stabilità e la riforma elettorale entro febbraio”

Renzi blinda la riforma elettorale e ottiene dalla maggioranza l’impegno a portare avanti la legislatura e il programma di governo fino al 2018. “La maggioranza ritiene fondamentale che l’orizzonte temporale del governo sia unicamente quello della scadenza naturale della legislatura. Votare prima del 2018 sarebbe un errore e una sconfitta inaccettabile per tutti”. L’affollato vertice di palazzo Chigi tra le delegazioni dei partiti che sostengono l’esecutivo Renzi è durato tre ore e si è concluso con un documento sotto il quale compaiono le firme di tutti i capigruppo di maggioranza. Nel documento ci sarebbe dunque l’impegno nero su bianco che si andrà alle elezioni soltanto dopo il referendum sulle riforme costituzionali.

Il presidente del consiglio avrebbe chiesto e ottenuto l’impegno degli alleati anche sui tempi della riforma elettorale, sul sostegno allo Jobs Act, sulla delega fiscale e sulle riforme costituzionali. Renzi ha ribadito che l’obiettivo primario è far approvare la Legge di stabilità dal Parlamento e incardinare l’Italicum in aula al Senato entro la fine dell’anno per ottenere il via libera definitivo della Camera entro febbraio. Nel merito, secondo quanto riferito da alcuni parlamentari, il premier avrebbe aperto alle richieste degli alleati sia sull’introduzione delle preferenze che sull’abbassamento al 3% della soglia di sbarramento, mentre sarebbe fissato al 40% il premio di maggioranza.

Ecco i principali punti del documento

Jobs Act

Il Jobs Act, comunque, entrerà in vigore il primo gennaio dell’anno prossimo. E’ quanto risulta dal documento approvato dal vertice di maggioranza.

Riforme

La riforma costituzionale, invece verrà calendarizzata nell’Aula della Camera il 10 dicembre e approvata entro gennaio. “La riforma costituzionale dovrà essere calendarizzata in Aula alla Camera entro il 10 dicembre 2014 e approvata entro il gennaio 2015, per poi procedere alla nuova lettura al Senato nei due mesi successivi. L’impianto approvato dal Senato l’8 agosto è condiviso e rappresenta il riferimento sostanziale della azione della maggioranza anche alla Camera, con possibili miglioramenti, ma senza stravolgimenti”, si legge nel testo.

Italicum e soglie di sbarramento

“La soglia di sbarramento sarà del 3% e saranno evitati effetti distorsivi nella assegnazione dei seggi di ciascun partito”.

Premio di maggioranza

“La maggioranza condivide l’impianto dell’Italicum prevedendo l’innalzamento della soglia ai fini del successo al primo turno. Al di sotto del 40% si svolgerà il turno di ballottaggio. Il premio di maggioranza assegnerà 340 deputati alla lista vincitrice”.

Quote rosa, “il 40% dei capilista dovrà essere rosa”

Capilista “bloccati”

“I candidati saranno scelti con il metodo delle preferenze, a eccezione dei capilista individuati dalle forze politiche per ciascuna delle circoscrizioni che saranno almeno 75 e non più di 100. I capilista non saranno candidabili in più di dieci circoscrizioni”

Legge elettorale

“La legge elettorale, che si applica alla sola Camera dei deputati, dovrà essere approvata entro il dicembre 2014 al Senato e entro febbraio 2015 alla Camera”.

“Credo che Renzi vedrà anche le altre forze dell’opposizione” nei prossimi giorni, “inclusa Forza Italia”. Lo dice Pino Pisicchio, presidente del Misto alla Camera, al termine del vertice di maggioranza a Palazzo Chigi.

“Adesso presenteremo” la proposta della maggioranza “alle altre forze presenti in Parlamento a cominciare da FI”. Così il vicesegretario del Pd Lorenzi Guerini al termine del vertice a Palazzo Chigi. “Abbiamo sempre detto che le regole del gioco si scrivono tutti insieme ma crediamo anche che il confronto a un certo punto deve produrre delle decisioni e non può essere riproposto all’infinito”, aggiunge.

“L’inserimento delle preferenze sono un grande risultato di Ncd che le ha sempre chieste. Le soglie al 3 per cento dimostrano la tenuta della maggioranza”. Cosi Nunzia De Girolamo, deputata del Nuovo centrodestra, commenta il vertice di maggioranza. E nei prossimi giorni sarà annunciata l’unione formale dei gruppi parlamentari di centrodestra (Ncd, Udc, Pi) che attualmente sostengono la maggioranza. Lo annuncia Gaetano Quagliariello spiegando come questo gruppo sia “il nucleo di una forza politica più grande”.

Stando a quanto si apprende da fonti di governo, Matteo Renzi dovrebbe incontrare di nuovo Silvio Berlusconi mercoledì 12, prima della direzione del Pd.