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Inchiesta Mondo di Mezzo, la segretaria di Buzzi svela come pagava le tangenti. Gentiloni (Pd): “Il Pd deve fare pulizia a casa propria”

Inchiesta Mondo di Mezzo, la segretaria di Buzzi svela come pagava le tangenti. Gentiloni (Pd): “Il Pd deve fare pulizia a casa propria”

Nuovi interrogatori oggi in carcere nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo che ha portato alla luce un’organizzazione criminale che gli inquirenti hanno definito Mafia Capitale, un sistema corruttivo che facendo leva sull’intimidazione riusciva a ottenere appalti e finanziamenti pubblici. L’inchiesta va avanti a colpi di scena e la prima a confessare è la segretaria di Salvatore Buzzi, braccio destro dell’ex Nar Massimo Carminati arrestato per associazione mafiosa. E’ lei, Nadia Cerrito, 49 anni, che svela ai magistrati il libro ‘nero’ con la lista delle tangenti per i politici romani.

Era Buzzi che “portava i soldi in contanti” alla segretaria, tra gli indagati dell’inchiesta Mafia Capitale, perché lei preparasse le buste che sarebbero state poi consegnate ai politici. Le buste venivano siglate dalla donna con una ‘B’, a significare che erano per il suo capo. Lei non sapeva la destinazione precisa. Le cifre inserite nelle buste si aggiravano intorno ai 15 mila euro. Nadia Cerrito non faceva domande per paura di essere mandata via ma aveva fiutato l’illegalità, ha raccontato la segretaria ai pm.

I COMMENTI

L’Italia “non ha sufficienti anticorpi per reagire al malaffare, ma ha interiorizzato, assimilato i meccanismi della corruttela”, afferma il presidente del Senato, Pietro Grasso, spiegando poi che “il sistema mafioso costituisce un modello di riferimento che viene replicato in contesti diversi da quello siciliano, calabrese o campano, un modello che della mafia ha tutte le caratteristiche sostanziali”.

Secondo il ministro dell’Interno Angelino Alfano “il commissariamento del Comune di Roma è un procedimento molto complesso e bisogna andarci con il piedi di piombo”. E poi specifica: “L’attitudine del governo non è quella di punire una città, ma dev’essere quella di aiutare le forze dell’ordine e la magistratura a far sì che vengano puniti i colpevoli”. Meno cauto il collega degli Esteri Paolo Gentiloni che ad Agorà su Raitre dice: “Il Pd deve fare pulizia a casa propria, a prescindere da quello che farà la magistratura. Giusto quindi il commissariamento. Il Pd romano deve cambiare completamente il modo in cui sono state gestite le cose”.