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Supercoppa Italiana, la Juve si piega al Napoli. I partenopei vincono ai rigori

Supercoppa Italiana, la Juve si piega al Napoli. I partenopei vincono ai rigori

In linea con la location, Doha, Juve-Napoli è stata un Luna Park: una partita infinita e incredibile, che i bianconeri avevano già vinto, due volte, prima di farsi acciuffare da Higuain, a due minuti dalla fine dei supplementari, e sbagliando gli ultimi tre calci di rigore, nella riffa che ha poi dato la Supercoppa al Napoli. Che s’è così preso la rivincita di Pechino, quando fu giustiziato all’overtime.

Prima di andare alla lotteria dei rigori, quasi l’avevano vinta in due: Carlos Tevez (doppietta) e Gigi Buffon (paratona su Higuain, nell’overtime) e tre tiri dagli undici metri stoppati, un fenomeno. Detto che quando s’arriva al rigore numero 18 potrebbe vincere chiunque, alla fine il Napoli se l’è meritata, anche se, come detto, la Juve non ha saputo difendere il tesoretto, come le grandi squadre dovrebbero fare. La squadra di Allegri ha infatti pilotato la prima mezz’ora, ma poi aveva subito la banda di Benitez, salvo poi ritornare fuori allo sprint, con una magia di Pogba (slalom) e Tevez. E, ovvio, un Buffon da supereroe. Non è bastato, anche per il campione che c’era dall’altra parte, Gonzalo Higuain: doppietta pure per lui.

L’inizio però è della Juve. Dopo neppure cinque minuti il Napoli non resiste al richiamo del Natale e consegna subito il regalo: sciagurato colpo di testa all’indietro di David Lopez, autoscontro tra Albiol e Koulibaly, in versione burlesque, e Tevez si ritrova soletto davanti a Rafael. Piattone in mezzo alle gambe, con deviazione, e bianconeri avanti 1-0. S’illuminano i due megaschermi: «Hadaf», che sarebbe poi gol in arabo. Al Napoli servono dieci minuti per riprendersi, poi la prima stoccata, con tiro di Hamsik, deviazione sul polpaccio di Chiellini, e palla che si stampa sulla base del palo e schizza via: Buffon non avrebbe avuto neppure il tempo del riflesso.

Ogni tanto sbaglia qualche passaggio nel mezzo, però gioca meglio la Juve, che pare più pratica e brillante. Come nella combinazione Llorente-Tevez, con sponda del navarro e gran botta dell’Apache, ma troppo centrale: Rafael ci mette i pugni (22’). Alla faccia della stanchezza, le vie di Carlitos sono infinite: rasoterra deviato in angolo, solo un minuto più tardi. Dall’altra parte, c’è solo Hamsik: dribbling e tiro, fuori di non molto. Ora nessuno domina, ma tocca una volta a testa, perché entrambe le squadre concedono vicoli. E’ il turno della Juve, con azione da basket: dai e vai Lichtsteiner-Vidal, sventola dello svizzero, ma troppo addosso a Rafael, che ci mette ancora i pugni.

C’è anche Higuain, che poco prima aveva svirgolato clamorosamente la fiondata: stavolta spara dritto, ma Buffon intercetta in volo (42’). All’intervallo, per il cronometro, è stata sfida equilibrata: 48 per cento possesso palla Juve, 52% Napoli, che nel finale ha vistosamente alzato il baricentro. E i bianconeri abbassato, rischiosamente. Alla fine dei tempi regolamentari sarà 50 e 50, ma con la squadra di Benitez più pericolosa.

Ci si diverte, e si discute anche in tribuna, dove oltre Agnelli e De Laurentiis, ci sono il primo ministro del Qatar, Abdullah bin Nasser bin Khalifa Al Thani, e il numero uno della Federcalcio locale Hamed Bin Khalifa Bin Ahmed Al Thani.

Ripresa. Tocca al Napoli: all’8’ gran palla di Hamsik per Callejon che non centra la porta, con la difesa juventina con qualche bullone da stringere. Idem dopo: palo di Higuain (15’). C’è aria di pareggio: detto fatto, con De Guzman per la testa del Pipita (23’).

Si va ai supplementari. Il Napoli spinge, ma è della Juve la prima chance: piattone di Vidal a colpo sicuro, ma Koulibaly chiude lo specchio, a un metro dalla linea. Per vincerla, ci vuol Tevez, con la collaborazione di Pogba, finalmente decisivo: percussione rugbistica del francese, palla a Carlitos, dribbling su uno stuino da spiaggia, e rasoterra essenziale. I campioni non sono finiti: Buffon, subito dopo, stoppa la sassata di Higuain, da tre metri, quando ormai tutti erano convinti del gol. Il Pipita non si arrende e, di gran rapina, butta dentro il 2-2.

Serie dei rigori: Jorginho parato, Tevez palo (sbagliato), Ghoulam gol, Vidal gol, Albiol gol, Pogba gol, Inler gol, Marchisio gol, Higuain gol, Morata gol. Così, si deve andare avanti ad oltranza: Gargano gol, Bonucci gol, Mertens parato, Chiellini parato, Callejon parato, Pereyra alto, Koulibaly gol, Padoin parato. Stavolta, fa festa in Napoli.