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Renzi contro i critici su twitter: “Si arrenderanno di fronte alla realtà”. Sacconi: “Estendere il Jobs Act anche al pubblico impiego”

Renzi contro i critici su twitter: “Si arrenderanno di fronte alla realtà”. Sacconi: “Estendere il Jobs Act anche al pubblico impiego”

Riforme e rilancio dell’azione di governo

Dopo la pausa natalizia il dibattito tra i partiti riparte dal consiglio dei ministri del 24 dicembre. Ovvero: Il giorno della “svolta su Taranto, lavoro, delega fiscale, Inps”, provvedimenti approvati mentre si chiudevano le vertenze di “Termini Imerese e Meridiana”. Così il premier Matteo Renzi su twitter. E annuncia che non ci sarà un nuovo Consiglio dei ministri prima del prossimo anno. Ai critici: “Si arrenderanno di fronte alla realtà”. Sul Jobs Act arriva la richiesta di Sacconi: “Sia esteso anche ai dipendenti pubblici”.

Agenda di governo via Twitter

E dopo il tweet Renzi scambia sul social network anche alcune “battute” con i cittadini. Rispondendo a un utente sul tema dell’Ilva, il premier scrive: “Il progetto è serio ed è un progetto Taranto (cultura, porto, bonifiche, ospedale). Non solo Ilva”. Ancora: “Veramente noi interveniamo pesanti anche sul risanamento ambientale”. Poi sulla legge elettorale: “Arriva, arriva. A gennaio siamo in seconda lettura al Senato, ormai ci siamo anche lì #lavoltabuona”. E a chi gli chiede se ci sarà un nuovo Consiglio dei ministri orima della fine dell’anno: “Mi pare che abbiamo già dato la vigilia di Natale”. Non manca una replica a chi gli chiede dei “gufi”. “Si arrenderanno quando non potranno più negare la realtà. Per adesso andiamo avanti”. Poi la riforma della giustizia amministrativa: “E’ una delle priorità del 2015″.

Sacconi: “Estendere il Jobs Act anche al pubblico impiego”

Intanto continua il dibattito sul Jobs Act interno alla maggioranza. E dal Nuovo Centrodestra Maurizio Sacconi chiede che “la riforma del lavoro venga applicata anche al pubblico impiego”. Le motivazioni: “Quando presentammo questo criterio di delega fummo indotti a ritirarlo dal governo in quanto esso considerava già vigente l’impegno ad omologare lavoro pubblico e lavoro privato”.

Grillo attacca Renzi, Napolitano e Berlusconi

E in un post pubblicato sul suo blog, Beppe Grillo si lancia in un’apologia dell’Uomo Onesto. Di colui che “ogni tanto, si chiede chi glielo fa fare, poi pensa ai figli, all’idea di un mondo migliore e non si fa scoraggiare. La sua adrenalina sono i discorsi di fine anno di Napolitano che raccoglie religiosamente e usa come una droga nei momenti di sconforto, sono le minchiate quotidiane di Renzie e la faccia di Berlusconi”.