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Serie A, l’Inter ferma la Juve nella 18esima giornata di Campionato. A Torino finisce 1-1. La Roma inizia a sognare

Serie A, l’Inter ferma la Juve nella 18esima giornata di Campionato. A Torino finisce 1-1. La Roma inizia a sognare

Dopo averla eliminata lo scorso anno in Champions col Galatasaray, Mancini fa un altro sgarbo alla Juve rallentandone la corsa verso lo scudetto. Strappa un prezioso 1-1 a Torino e fa, soprattutto, un favore alla Roma che da stasera torna a -1 dalla vetta. Un pareggio che non va giù ai bianconeri che, dopo aver controllato senza patemi per un’ora il derby d’Italia, hanno pagato la prima vera disattenzione di tutto l’incontro rischiando, nel finale, addirittura la sconfitta.

JUVE, E’ MANCATO IL COLPO DEL KO

La Juve può rimproverarsi di non essere riuscita a chiudere la partita. Nel primo tempo ha avuto tre occasioni per raddoppiare ma non le ha concretizzate. E ha finito per tenere in vita gli avversari che, alla prima vera opportunità, hanno raddrizzato la sfida rendendo a quel punto difficilissimo ai bianconeri il compito di rimettersi in carreggiata, soprattutto sotto il profilo psicologico. La squadra ha incassato la terza rimonta nelle ultime quattro partite. E se ancora non è il caso di far suonare il campanello d’allarme è bene che Allegri provi a capire come ovviare al problema.

UN PUNTO FIRMATO MANCINI

L’Inter, dal canto suo, ringrazia Mancini che ha saputo rianimarla nel momento più difficile. Con l’innesto di Podolski e il cambio di modulo (dal 4-4-2 al 4-2-3-1) la squadra ha preso coraggio e, dopo aver pareggiato, ha anche “rischiato” di fare il colpaccio. Certo il punto serve poco in chiave 3° posto. Ma chiaramente porta un’enorme ventata di fiducia che andrà sfruttata appieno nelle prossime giornate.

IL TECNICO NERAZZURRO VARA IL 4-4-2

Mentre Allegri è andato sul sicuro, confermando la stessa squadra sconfitta in finale di Supercoppa dal Napoli con Vidal trequartista, Mancini, perso in extremis Palacio per influenza, ha deciso di varare il 4-4-2 con Guarin e Hernanes esterni, Kovacic seconda punta e Medel intermedio al fianco di Kuzmanovic. In difesa, infine, data la partenza di Nagatomo per la Coppa d’Asia, ha spostato D’Ambrosio a sinistra piazzando Campagnaro a destra.

13° GOL STAGIONALE NELLA PRIMA MEZZ’ORA

Il modulo più coperto voluto dal tecnico nerazzurro non è bastato, però, ad arginare l’onda d’urto bianconera che, con la solita partenza sprint, ha piazzato al 5′ il 13° gol stagionale nella prima mezz’ora, 4° consecutivo nei primi 15′: tutto merito di Vidal che ha trasformato in oro un passaggio smarcante di Llorente andando via di tacco in area a Medel e fornendo a Tevez il più comodo dei palloni da infilare in rete.

VIDAL E POGBA SFIORANO IL RADDOPPIO

L’Inter ha avuto un sussulto d’orgoglio e, grazie a un buon pressing, per 10′ ha costretto la Juve se non a soffrire almeno a giocare sulla difensiva. Passata la buriana, però, la squadra di Allegri ha agevolmente ripreso in mano il comando delle operazioni e sul finire di tempo ha per tre volte sfiorato il raddoppio impegnando Handanovic con Vidal (2) e Pogba.

ICARDI, 5° GOL IN 4 GARE ALLA JUVE

L’Inter ha tenuto e, in avvio di ripresa (54′), con l’ingresso di Podolski al posto di Kuzmanovic, ha cambiato volto: il passaggio al 4-2-3-1 con Guarin mediano, Hernanes spostato a destra e Kovacic riportato nel ruolo di trequartista, ha dato fiducia alla squadra nerazzurra che, al primo affondo (64′), ha sorpreso la retroguardia bianconera: Guarin ha lanciato nello spazio Icardi che, bruciando in velocità Bonucci, ha infilato Buffon con un preciso destro in diagonale. Incredibile il feeling dell’argentino con la Juve: 5° gol in 4 partite.

L’ARGENTINO SFIORA ANCHE L’1-2

La Juve ha reagito con rabbia sfiorando il 2-1 con un colpo di testa di Pogba ma col passare dei minuti ha perso le misure e ha rischiato grosso: bene le è andata che Icardi a porta vuota non abbia trovato il bersaglio su un assist di Podolski e che, subito dopo, Buffon abbia tolto dall’incrocio una sassata dello scatenato attaccante argentino. Solo con l’espulsione (86′) di Kovacic, reo di un brutto fallo ai danni di Lichtsteiner, la Juve ha ripreso forza. Ma nell’arrembante finale non è andata oltre un tiro-cross deviato da Evra che Handanovic, con un colpo di reni, ha tolto da sotto la traversa. Per la gioia dei tifosi interisti che, così, finalmente, si tolgono una piccola soddisfazione in una stagione che, comunque, resta tribolata.