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Quirinale, il Presidente Mattarella riceve le opposizioni, al Colle FI, Sel, Lega e M5s. Vendola (Sel): “Non si governa l’Italia a colpi di mano”

Quirinale, il Presidente Mattarella riceve le opposizioni, al Colle FI, Sel, Lega e M5s. Vendola (Sel): “Non si governa l’Italia a colpi di mano”

«Mattarella ha risposto alla mia richiesta di incontro. La ringrazio Presidente! Ci vediamo al Quirinale». Così Beppe Grillo che su Twitter posta la lettera inviatagli dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. «La ringrazio vivamente – si legge nella missiva datata 16 febbraio – per le cortesi espressioni di augurio che ha voluto inviarmi in occasione della mia elezione a Presidente della Repubblica». «Nella sua lettera – si legge ancora – auspica anche di potermi incontrare al Quirinale e desidero assicurarle che sarò lieto di riceverla prossimamente, in una data che i nostri uffici potranno concordare».

La missiva di Grillo

Il leader dei Cinque Stelle aveva scritto al presidente della Repubblica il 3 febbraio scorso, inviandogli i suoi auguri per il settennato ma anche «augurandogli» di tener fede ad alcuni valori: «tutelare la Costituzione italiana», «non firmare leggi palesemente incostituzionali proposte dal governo», «promuovere con i mezzi a sua disposizione leggi per proteggere le fasce più deboli della popolazione alle quali ha voluto dedicare le sue prime parole», «ribadire la posizione della Carta costituzionale sull’illegittimità delle legge elettorale». Le richieste mascherate da auguri di Grillo andavano avanti: l’ex comico chiedeva a Mattarella anche «di combattere, per quanto è nelle sue possibilità, il legame incestuoso che, sempre più, si palesa tra partiti e criminalità organizzata», di «ripristinare la centralità del Parlamento», «di esprimere la sua solidarietà in quanto capo dello Stato al pm di Palermo Nino Di Matteo, «di promuovere un riordino del sistema informativo pubblico per un’informazione che sia indipendente e libera». L’ultimo e nono augurio era di carattere più affettivo: «di essere ricordato alla fine del suo settennato con la stima e l’entusiasmo che hanno accompagnato la sua elezione». Ora bisognerà vedere quanti e quali di questi temi saranno affrontati da Mattarella nell’incontro con Grillo, che potrebbe tenersi già la prossima settimana.

I primi a salire al Colle sono stati i rappresentanti di Forza Italia. Alla fine del colloquio Renato Brunetta, capogruppo dei deputati azzurri, ha così commentato all’uscita: “Mattarella ha auspicato che il dialogo tra maggioranza e opposizioni sulle riforme possa riprendere. Conoscendolo, userà tutti gli strumenti previsti dalla costituzione per ripristinare un clima di collaborazione”. E ha rivolto un ammonimento al premier: “Matteo Renzi stia molto attento con le sue sparate tendenti a dividere o a comprare gli avversari. Non ci comprerà nè ci dividerà”.

Poi è stato il turno di Sinistra Ecologia e Libertà

A riferire sul colloquio è stato lo stesso leader del partito Nichi Vendola: “Abbiamo espresso al Capo dello Stato il nostro allarme per il Parlamento umiliato, sottolineando che non si governa l’Italia a colpi di mano”.

Brunetta e Vendola al Quirinale

Intanto oggi, martedì, il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta ha avuto un colloquio di mezz’ora con il capo dello Stato: al centro la partita delle riforme. Subito dopo Mattarella ha visto Nichi Vendola di Sel accompagnato dai capigruppo di Camera e Senato, Arturo Scotto e Loredana De Petris. Mentre Sel aveva chiesto l’incontro da tempo, gli azzurri avevano avanzato l’esigenza di essere ricevuti al Quirinale giovedì scorso dopo la rissa scoppiata in Aula sul ddl Boschi per la scelta del Pd di votare la seduta fiume: Forza Italia, Sel e Cinque Stelle, per protesta, hanno deciso da allora di disertare i lavori. «Il presidente della Repubblica ha ascoltato e ha auspicato che il dialogo possa riprendere», ha detto Brunetta dopo l’incontro. «Conoscendolo, userà tutti gli strumenti previsti dalla Costituzione per ripristinare un clima di dialogo», ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio. Il premier Matteo Renzi ha invitato i partiti minori al dialogo, ma precisando: «No al mercimonio delle riforme». «Renzi stia molto attento con le sue sparate tendenti a dividere o a comprare gli avversari. Non ci comprerà nè ci dividerà», ha commentato Brunetta. Vendola invece ha sottoposto al capo dello Stato la preoccupazione sulla Libia: «Abbiamo espresso al presidente Mattarella l’imbarazzo provato nelle ultime ore rispetto alle dichiarazione improvvide» fatte dal governo. Ma il leader di Sel ha affrontato anche il tema delle riforme, chiedendo a Mattarella di fare da garante perché il Parlamento non sia ridotto «ad un votificio», con «accelerazioni che imbavagliano e umiliano».