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Roma – Feyenoord, tifosi olandesi devastano Roma: 6 restano in carcere. I tecnici: “La Barcaccia del Bernini non tornerà come prima”

Roma – Feyenoord, tifosi olandesi devastano Roma: 6 restano in carcere. I tecnici: “La Barcaccia del Bernini non tornerà come prima”

La follia ultrà lascia dietro di sé danni e polemiche. Dopo l’invasione e le devastazioni dei tifosi del Feyenoord iniziate mercoledì sera a Campo de’ Fiori e proseguite per tutta la giornata di ieri nel centro di Roma, epicentro della guerriglia piazza di Spagna con arresti e feriti, oggi si contano i monumenti scheggiati, le strade imbrattate, le auto, i motorini, i cassonetti colpiti.

Durante i sopralluoghi e le verifiche ancora in corso alla fontana della Barcaccia del Bernini, appena restaurata e trasformata ieri in un cimitero di bottiglie e rifiuti, sono stati trovati altri piccoli danni in aggiunta a quelli già accertati al candelabro: ci sono scalfiture e scheggiature in diversi punti. E Claudio Parisi Presicce, il sovrintendente ai Beni Culturali di Roma, spiega: “Ieri avevamo già verificato la presenza di alcune scheggiature, in particolare un frammento di travertino di 10 centimetri appartenente all’orlo del candelabro centrale della vasca. Questa mattina abbiamo fatto una perlustrazione con i tecnici della sovrintendenza e abbiamo potuto constatare che in realtà gli urti di queste bottigliette hanno causato molti più danni di quanti fossero visibili ad occhio nudo. Uno sconcerto, un vandalismo ingiustificato”. “Si tratta di un danno rilevante, oltre che di un oltraggio a un’opera d’arte straordinaria – aggiunge Annamaria Cerioni, responsabile del servizio restauri della Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali – Per lo più di scheggiature provocate da vetri, e poi c’è quel pezzo rotto – ha continuato Cerioni – Un danno grave anche perché permanente, dal momento che quando un’opera come questo viene danneggiata non tornerà più come prima”. L’assessore capitolino alla Cultura Giovanna Marinelli commenta: “Fortunatamente tanti frammenti sono stati ritrovati”. Presto si procederà dunqua a un nuovo restauro. Ma la verifica non è ancora completata e la conta dei danni non può quindi considerarsi ancora definitiva.

La polemica sulla sicurezza

Anche il sindaco Marino si è recato stamani in piazza di Spagna: “Molte istituzioni, banche, società mi hanno già chiamato perché vogliono intervenire economicamente per riparare i danni. Io credo però che valga il detto ‘chi rompe paga’ e quindi la squadra e l’Olanda sono responsabili di ciò che è successo in questa citta’. Cosa sarebbe successo se fossimo andati noi in Olanda e avessimo messo a ferro e fuoco la città?”. E poi, dopo l’intervista rilasciata a Repubblica, torna sulla polemica legata alla sicurezza: “Esigo che la capitale d’Italia abbia la gestione della sicurezza all’altezza di un Paese del G8. Suggerirei al questore e al prefetto di andare su internet e guardare le immagini. Se non hanno internet possono venire nel mio ufficio, io le ho”. Parole che replicano a quelle del questore Nicolò D’Angelo che aveva detto: “Sono perplesso e basito. Davanti alle forze di polizia che presidiavamo le piazze non risultano danneggiamenti ad alcun monumento. Alla Barcaccia non siamo in grado di stabilire cosa sia successo”.

Il sindaco è stato avvicinato da alcuni dei tifosi olandesi del Feyenoord ancora presenti a Roma, che hanno gridato e intonato cori prima di essere allontanati dai vigili e dalla scorta del primo cittadino.

Tanti anche i cittadini infuriati assiepati attorno alle transenne che ora fanno da recinto di protezione della Barcaccia. “Sta gente pagasse i danni altrimenti non se ne va dall’Italia”, “Voglio vedé se andiamo noi da loro”, “Questa è casa nostra, non è giusto”. “E’ una vergogna”. “Che schifo, non è commentabile questa devastazione e incivilta’”, commentano altri.

Tra loro, di passaggio, anche il cantante Gianni Morandi, che sul suo profilo Facebook ha scritto: “Sono venuti in Italia per una partita di calcio, come tifosi del Feyenoord, ma questi barbari non hanno niente a che fare con lo sport. Com’è possibile che questi delinquenti possano mettere a soqquadro una città unica al mondo come Roma e magari restare impuniti? Stamattina c’erano moltissime persone sbigottite come me, che si domandavano perché succedono queste cose”.

Gli arresti

Da ieri sera intanto sono detenuti nel carcere di Regina Coeli sei tifosi del Feyenoord fermati all’altezza della salita di San Sebastianello da poliziotti e carabinieri in occasione dei disordini scoppiati a piazza di Spagna. Il pm Eugenio Albamonte chiederà al gip, entro domani, la convalida degli arresti per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale sulla base dell’informativa ricevuta questa mattina dalle forze dell’ordine. Il gip, a sua volta, avrà a disposizione 48 ore per pronunciarsi sulle richieste della procura. Probabilmente lunedì gli ultrà olandesi, di età compresa tra i 25 e i 33 anni, saranno sottoposti a interrogatorio. Non si esclude che nelle prossime ore possa arrivare in procura una informativa più completa e dettagliata sui fatti di devastazione e saccheggio avvenuti nel centro della città.

Le condanne dall’Olanda. Intanto è il primo vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, olandese e romanista, a chiedere la “linea dura contro le azioni di chi si definisce tifoso del Feyenoord, segno della barbarie e della maleducazione: Roma è la mia seconda casa da anni. I miei pensieri vanno agli agenti feriti e agli abitanti di Roma”. “Ora che ho visto le immagini e letto i messaggi – scrive Timmermans, in olandese e in inglese, sul proprio profilo Facebook – posso solo sostenere pienamente le parole del premier Matteo Renzi. Questo comportamento non ha posto nel calcio”. “È necessario – conclude Timmermans – assumere subito una linea dura, anche perchè lo sport non venga danneggiato e offuscato dalla violenza dei teppisti”.

Anche il dg del Feyenoord, Eric Gudde, sul sito Nos.nl, condanna il comportamento di alcuni sostenitori olandesi: “Sia chiaro: ciò che è accaduto a Roma è assolutamente riprovevole. Quando si va in una città si dovrebbe lasciare tutto come lo si è trovato”. Ma siccome allo stadio tutto è filato liscio non si aspetta sanzioni. “La Uefa decide su ciò che si verifica nello stadio e come si è visto è stato lasciato immacolato. Penso che la Roma subirà una multa salata per lancio di fumogeni”.