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Pordenone, due giovani uccisi a colpi di pistola nel parcheggio di una palestra. Ancora sconosciuto il movente

Pordenone, due giovani uccisi a colpi di pistola nel parcheggio di una palestra. Ancora sconosciuto il movente

Due persone sono state trovate morte martedì sera all’interno di un’auto nel parcheggio del palazzetto dello sport di Pordenone. Avevano ferite da arma da fuoco alla testa. Si tratta di un uomo di 29 anni, Trifone Ragone, e una donna di 30, Teresa Costanza, conviventi, lui originario di Monopoli, in provincia di Bari, lei di Agrigento. Mercoledì mattina il procuratore della Repubblica della città friulana, Marco Martani, ha confermato che si tratta di un «duplice omicidio».

La pistola scomparsa

L’arma che ha sparato, una pistola calibro 7.65, non è infatti stata trovata ed è per questa ragione che gli investigatori, in un primo tempo orientati verso la pista dell’omicidio-suicidio, hanno subito spostato le loro attenzioni verso terzi. Costanza è stata uccisa con tre colpi, mentre solo uno ha raggiunto Ragone. «Dalle prime verifiche non sono emerse situazioni particolari o minacce più o meno recenti nei confronti della coppia, che pare conducesse una vita normale – ha riferito Martani – I controlli proseguono senza soluzione di continuità e non tralasciamo alcuna pista».

L’istruttore di judo

L’allarme è stato dato verso le 20 da un istruttore di judo che, uscendo dal Palazzetto dello Sport, ha notato l’auto con i vetri in frantumi e i due corpi all’interno. Ragone aveva finito di allenarsi da poco.

La coppia

Da quanto si è appreso la coppia viveva a Pordenone da un paio d’anni. L’uomo, sottufficiale carrista in una caserma di Cordenons, era noto negli ambienti della pesistica dove aveva ottenuto anche qualche risultato in campo agonistico. Un paio d’anni fa, aveva anche vinto la selezione di Lignano (Udine) del concorso di «Mister Friuli Venezia Giulia». Teresa Costanza, laureata in marketing alla Bocconi di Milano, lavorava invece per un’agenzia di assicurazioni.