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Gaeta, lo scrittore Erri De Luca colto da un malore durante una scalata. In suo aiuto un elicottero del 118 del soccorso alpino

Gaeta, lo scrittore Erri De Luca colto da un malore durante una scalata. In suo aiuto un elicottero del 118 del soccorso alpino

Malore per Erri De Luca. Lo scrittore napoletano, 64 anni, aveva terminato di scalare con alcuni amici una parete ridosso della spiaggia di Gaeta, in provincia di Latina. Sul posto, per i soccorsi, è intervenuto l’elisoccorso 118 con Pegaso 33 di stanza a Viterbo e dotato del verricello per il recupero in zone ostili.

L’eliambulanza è atterrata sulla spiaggia alle 14.43, sbarcando oltre all’equipe sanitaria anche il gruppo d’intervento del Soccorso alpino per il recupero del ferito. L’intervento si è dimostrato meno difficoltoso del previsto e pertanto è stato portato a termine a terra dal personale di bordo.

Lo scrittore è stato stabilizzato sul posto, adagiato e imbarcato su Pegaso che lo ha portato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. De Luca appariva in stato confusionale ma vigile ed è stato registrato in ingresso al Dea con il codice rosso. Non si esclude che possa aver avuto un problema neurologico.

Per lo scrittore nato a Napoli il 20 maggio del 1950 quella della montagna è una passione antica. “Ho cominciato un’estate nei miei trent’anni a voler salire su qualche cima. Mi sono afferrato a qualche cavo di ferrata, ho messo le mani sulla roccia. Al ritorno da quella prima volta mi sono iscritto a un corso di roccia e da allora non ho ancora smesso”, raccontava in una recente intervista a Planet mountain. “Ricordo bene la scoperta della Grotta dell’Arenauta tra Gaeta e Sperlonga. Lì – raccontava nella stessa intervista – ho affrontato i grandi strapiombi, progredendo in difficoltà fino al grande tetto della via che lei mi nomina. Dopo una sezione di 7c iniziano 15 metri di tetto a prese naturali. La via finisce all’esterno della grotta dopo averla risalita dal suo punto più profondo. Il grado allora era 8b+. Avevo 52 anni”. E’ il 2002, ed è il primo ultracinquantenne a superare un 8b, alla Grotta dell’Arenauta di Gaeta. Ma non basta, nel 2005 ha partecipato a una spedizione himalayana con l’amica Nives Meroi, un’esperienza narrata nel bellissimo libro Sulla traccia di Nives. È amico e coetaneo di Mauro Corona, con il quale condivide sia la passione sportiva sia quella letteraria.

Tracce della sua passione si trovano ovunque nella sua opera, come nel film Il turno di notte lo fanno le stelle, regia di Edoardo Ponti. Qui, lui ed Enrico Lo Verso, interpretavano due amici-pazienti che alla vigilia di un’operazione si mettono in testa di fare una scalata. “Lì ognuno riesce a dare il meglio e il peggio di sé. In parete non è possibile mentire”, diceva il personaggio interpretato da Erri De Luca. O ancora in Tu non c’eri, l’opera dello scrittore-alpinista diventata un cortometraggio e uno spettacolo teatrale ‘tradotto’ in immagini dall’ex alpinista Andrea Di Bari, suo amico di vetta.

De Luca è anche un membro attivo del movimento No Tav, su questo argomento ha scritto Nemico pubblico. Oltre il tunnel dei media: una storia No Tav insieme alla giornalista Chiara Sasso, a Wu Ming 1 e Ascanio Celestini. Lo scrittore è sotto processo a Torino, per aver dichiarato più volte in un’intervista all’Huffington Post che era giusto sabotare la Tav: è accusato dalla Procura della Repubblica di istigazione al sabotaggio. Su questo argomento ha scritto “La parola contraria”, un pamphlet in cui rivendica le proprie dichiarazioni rilasciate ai media.

E venerdì scorso il presidente francese Francois Hollande ha aderito all’appello lanciato dai politici e dagli intellettuali transalpini in difesa di De Luca, spiegando che “gli scrittori non si processano”.