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Scafista butta un migrante morto in pasto agli squali. La guardia costiera smentisce: nessun sparo contro di noi da parte di libici

Scafista butta un migrante morto in pasto agli squali. La guardia costiera smentisce: nessun sparo contro di noi da parte di libici

“Nessuno sparo” contro le motovedette della Guardia Costiera italiana da parte di gruppi libici. I militari smentiscono così all’Adnkronos le notizie circolate su una presunta aggressione avvenuta ieri pomeriggio contro un’imbarcazione italiana impegnata nel trasporto di migranti soccorsi in mare. “Non c’è stato nessuno sparo verso di noi”, hanno assicurato.

MIGRANTE IN PASTO AGLI SQUALI – Si disfano del cadavere, gettandolo in mare in pasto agli squali. E’ questa l’ultima tragica storia di immigrazione. La polizia di Ragusa ha fermato il presunto responsabile, uno scafista originario della Guinea, il 14esimo dall’inizio dell’anno, al quale non viene contestato solo il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ma anche la morte, seppure non voluta, di un uomo. Il migrante sarebbe deceduto sul gommone, così come in altri casi, a causa forti esalazioni di benzina che si era rovesciata dalle taniche.

TRAPANI – Intanto ieri sera poco prima delle 22 sono arrivate al porto di Trapani otto delle nove salme dei profughi recuperati dalla Guardia Costiera dopo il naufragio di un barcone a un’ottantina di miglia dalle coste libiche. Sei salme sono state portate al cimitero di Trapani e altre due all’obitorio. (Infografica)

1.200 SBARCATI A PALERMO – Mentre i quasi 1.200 immigrati soccorsi ieri da una nave della Guardia costiera sono sbarcati nella notte al porto di Palermo. Tra i profughi arrivati nel capoluogo siciliano ci sono anche una cinquantina di bambini e 298 donne, tredici delle quali in stato di gravidanza. I migranti provengono prevalentemente dalla Siria, dall’Eritrea e dalla Somalia. Al porto una vera e propria task force rappresentata dai funzionari del Comune che si occupa dei minori stranieri non accompagnati, dell’Asp, della Caritas, della Croce rossa e della Protezione Civile. I migranti arrivati verranno trasferiti nei centri di accoglienza di Giacalone e Trabia, nel palermitano. Presenti al porto anche il sindaco Leoluca Orlando e il Prefetto Francesca Cannizzo. “E’ stato lo sbarco più numeroso qui a Palermo – ha detto il Prefetto Cannizzo – ma la macchina organizzativa ha funzionato benissimo”. E il sindaco Orlando: “Ancora una volta Palermo accoglie persone che hanno diritto di essere assistite, anche oggi c’è stata una grande sintonia istituzionale”.

677 A REGGIO CALABRIA – C’è anche una neonata tra i 677 migranti sbarcati questa mattina al porto di Reggio Calabria. La piccola di nazionalità eritrea, nata durante il viaggio attraverso il Mediterraneo, è stata chiamata Lamlam, il cui significato in arabo, spiegano è “famiglia che si riunisce”. Ora la neonata si trova in ospedale insieme alla mamma per accertamenti.

SALVINI AI SINDACI: “NON ACCOGLIETELI” – Per fare fronte al notevole afflusso di migranti verificatosi in questi giorni, in una situazione che vede i Centri di accoglienza quasi al limite della loro capienza, i prefetti italiani sono stati invitati dal Viminale con una direttiva a reperire nuove strutture nei territori di loro competenza. Pronta la replica del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, che su Facebook scrive: “Alfano e Renzi cercano altri 6500 posti letto per gli immigrati. Chiedo ai governatori, ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri della Lega di dire no , con ogni mezzo, a ogni nuovo arrivo. Come Lega siamo pronti a occupare ogni albergo, ostello, scuola o caserma destinati ai presunti profughi”.