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Finale Nba, il recupero dei Warriors trascinati dal cecchino Curry. In affanno i Cavaliers, James LeBron si ferisce scontrandosi con un cameraman

Finale Nba, il recupero dei Warriors trascinati dal cecchino Curry. In affanno i Cavaliers, James LeBron si ferisce scontrandosi con un cameraman

Dall’inviata Valeria Rubino
Partita 4 delle finali Nba: i Golden State Warriors ritrovano il ritmo e piegano i Cleveland Cavaliers con il punteggio di 103-82.
Steph Curry, mvp (most valuable player, ossia miglior giocatore) del campionato di quest’anno, riprende la sua veste di cecchino con velocità di esecuzione impressionante (22punti).
Draymond Green si risveglia dal torpore e la smette di essere “soft”, termine che aveva usato per definire le sue prestazioni nelle prime tre partite. Il veterano Andre Igoudala e’ fondamentale con 22 punti.
E gara quattro e’ tutta un’altra storia. Gli aggiustamenti tecnici decisi dall’allenatore del team californiano Kerr funzionano fin dall’inizio. In conferenza stampa, subito prima della partita, il coach aveva dichiarato che il quintetto base sarebbe stato quello abituale.
“Ho mentito, scusate ma ho mentito” rivela Kerr dopo la gara.
La squadra del Golden State domina la partita, agguantando fuori casa la seconda vittoria nelle finali dei playoff.
La grinta estrema e la fame di vittoria a volte non bastano. I giocatori di Cleveland sembrano affaticati, la mancanza di organico si fa sentire, gli infortuni pesano.
Durante un’azione, LeBron James cade e sbatte la testa sull’obiettivo di una macchina fotografica. Soltanto dei punti di sutura riescono a fermare il sangue. Il leader dei Cavaliers continua a giocare, anche se non al meglio: 7 tiri riusciti su 22 per un totale di 20 punti, lontano dai 40 punti o più delle prime tre partite.
Una pioggia di tiri da tre punti dei GS Warriors nell’ultimo quarto stronca le speranze di rimonta dei Cleveland Cavaliers.
Il pubblico della Quicken Loans arena, rumoroso nei primi 3 quarti, diventa insolitamente quieto. Gli asciugamani bianchi non sventolano più. Molti fan abbandonano l’area a più di 5 minuti dalla fine.
Con due partite vinte a testa e due gare da vincere per aggiudicarsi l’anello di campioni, i protagonisti delle finali si spostano ad Oakland per gara 5 e torneranno a Cleveland per la sesta partita.