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Appunti di viaggio/6 giorno. Il Cammino di Santiago. Un giornalista in marcia sulle tracce di mille altri passi

Appunti di viaggio/6 giorno. Il Cammino di Santiago. Un giornalista in marcia sulle tracce di mille altri passi

Di STEFANO MARINONE
17 Giugno, ore 11:52:56. Da Palas de Rei ad Arzua. È la tappa
più lunga, circa 30 km. Ma anche la più faticosa, almeno per ora.

Si parte alle
8, l’albergue che ci ha ospitato, “Castro”, è molto carino, pulito, accogliente.
In camerata ritroviamo i due “russatori” di O Cebreiro. Ma stavolta si sentono
poco. C’è anche una ragazza russa, che poi scoprirò mangia solo semi e beve
acqua con pezzi di melone e limone, e una ragazza brasiliana.

Si cammina, si
cammina, la maggior parte del tempo in silenzio. L’umidità è altissima. Dopo 5-6
ore lo zaino diventa più pesante, i piedi le gambe le ginocchia vanno in tilt. E
non vedi l’ora di arrivare. Boschi, vallate, ma anche strada statale. Quando
giungi alla periferia di Arzua pensi di essere arrivato. Errore!

Mancano ancora
tre km in salita con il sole che sembra ferragosto. L’albergue è pieno, una
camerata è occupata da adolescenti del Minnesota, al piano di sopra altrettanti
coreani rumorosi. E la doccia è solo fredda. . . Per fortuna una buona cena
rialza lo spirito.

Il rischio è grosso:
fare del Cammino di Santiago de Compostela e dei pellegrini che lo percorrono un
tabù, uno stereotipo, un concentrato di retorica. Che bello! Che meraviglia!
Che spiritualità! Tutti insieme uniti dall’amore! È qui la fede! Ecc. ecc.
Insomma, trasformarlo in qualcosa di falso, irreale. E pure antipatico.

Per fortuna, o grazie a Dio, non è così.
Il cammino lo fa anche chi vuole fare una
bella vacanza e conoscere gente di tutto il mondo, chi è da solo e non ha altro
di meglio da fare, chi vuole tenersi in forma, chi pensa di fare una corsa a
tappe, chi pensa di vivere un’esperienza alternativa, chi “mangio bevo e spendo
poco”. E non ultimo, chi viene per rimorchiare. Belle ragazze e beh ragazzi non
mancano!

Qualche anno fa uscì una sorta di romanzo-diario di un giovane
scrittore francese, Etienne Liebig. Il titolo è tutto un programma, “Come
sedurre la cattolica sul cammino di Compostela”. Una guida esilarante per
conquistare anche le più pie!

Tutto questo per dire che qui c’è posto per
tutti. Anche per i bacchettoni. Ma sono una trascurabile minoranza. E finora
nessuno ha mai avuto apparizioni!