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E Roma passa nelle mani del prefetto dell’Expo’ Tronca: “Orgoglioso e felice della fiducia accordatami”. Le molte sfide per il nuovo commissario

E Roma passa nelle mani del prefetto dell’Expo’ Tronca: “Orgoglioso e felice della fiducia accordatami”. Le molte sfide per il nuovo commissario

E’ Francesco Paolo Tronca, prefetto di Milano, il commissario straordinario individuato per guidare Roma dopo la decadenza del consiglio comunale della Capitale e la fine del mandato del sindaco Ignazio Marino. Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha appena firmato la sua nomina. “Orgoglioso e felice della fiducia accordatami”, ha detto subito dopo Tronca, il quale è nato a Palermo 63 anni fa. “Affrontero’ il nuovo incarico con il medesimo impegno con cui ho affrontato, in questi 2 anni, il semestre europeo, il vertice Asem e la preparazione e la gestione di Expo”.

Soltanto qualche ora fa, al termine della conferenza stampa di commiato convocata dallo stesso Marino in Campidoglio, era stato il numero uno del Pd romano, Matteo Orfini, a promettere: “Siamo già al lavoro col governo per la scelta del commissario, la quale avviene contestualmente con le dimissioni del sindaco, per questo ci vorranno poche ore. L’esecutivo è all’opera per dare risposte immediate ai cittadini”. Una risposta che è arrivata subito.

Una scelta che vuole rappresentare un chiaro segnale in vista del Giubileo, perché l’evento possa avere la stessa riuscita dell’Expo che si sta chiudendo a Milano. Peraltro, è proprio il premier Matteo Renzi a guardare al Giubileo come chance per provare a ribaltare l’immagine negativa degli ultimi mesi. “Faremo di tutto per fare del Giubileo con Roma ciò che è stato l’Expo per Milano”, ha detto il capo del governo e segretario di quel Pd contro cui stasera Marino ha lanciato accuse pesanti. “Questa pagina si è chiusa, ora basta polemiche, tutti al lavoro”. Renzi va ripetendo che ora si tratta innanzitutto di fare il possibile per recuperare quel “rapporto con la città” che l’ormai ex sindaco ha compromesso e per questo motivo procederà immediatamente con la nomina del commissario e, subito dopo, con la scelta di quel dream team che dovrà rappresentare la faccia del governo nella capitale.