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Serie A, il giorno degli addii: salutano l’Italia Del Piero, Gattuso, Inzaghi e Zambrotta

Del Piero saluta con un gol, la Juve chiude imbattuta: la festa scudetto della Vecchia Signora e’ completa. I bianconeri battono l’Atalanta per 3-1 nell’ultima giornata del campionato 2011-2012. La formazione di Conte termina la cavalcata tricolore con 84 punti e con un invidiabile zero nella casella delle sconfitte.
L’ultimo show stagionale allo Juventus Stadium coincide con l’addio torinese di Del Piero: il numero 10 firma il gol del 2-0 nella penultima apparizione con la casacca bianconera. Tra una settimana a Roma, nella finale di Coppa Italia contro il Napoli, andra’ in scena l’episodio conclusivo di una storia durata quasi 20 anni. ‘Pinturicchio’ regala l’ultima pennellata in campionato al 28′: destro dal limite, palla in rete per il 2-0 che chiude il match aperto al 10′ dalla marcatura del giovane Marrone. Il risultato passa in secondo piano rispetto allo spettacolo che va in scena a partire dal 57′. Del Piero lascia il campo, sostituito da Pepe, e saluta.
E’ l’ultima gara a Torino, l’ultima davanti al suo pubblico. Il 37enne si congeda con un interminabile giro di campo, nessuno sugli spalti sembra prestare attenzione alla partita. Dagli spalti piovono sciarpe, magliette, cappellini. Piangono molti tifosi e anche Del Piero, con gli occhi lucidi, fatica a controllare le emozioni.
In un clima surreale, l’Atalanta cerca di lasciare un segno tangibile. Bonaventura, al 65′, cerca di fare centro con un destro dal vertice dell’area di rigore. Palo pieno, Storari si salva. I bergamaschi continuano a premere e raccolgono i frutti all’83′ con la collaborazione di Lichtsteiner. L’autorete dell’esterno svizzero vale il provvisorio 2-1. Prima del fischio finale, c’e’ spazio per il rigore concesso alla Juve. Barzagli trasforma per il 3-1: tutti i giocatori della rosa, quindi, chiudono l’annata con almeno un gol all’attivo. L’unica nota stonata del pomeriggio e’ l’infortunio di Chiellini: il difensore esce in lacrime, il ct Prandelli trema.
MILAN-NOVARA 2-1: Super Pippo Inzaghi saluta il Milan nel suo stile, con un gol da grande attaccante che regala anche la vittoria per 2-1 dei rossoneri sul Novara. Milan che chiude il campionato con 80 punti. Nell’ultima di campionato, giornata di addii in casa Milan, oltre a quello di Inzaghi, standing ovation al suo ingresso in campo, anche quello di Nesta salutato dal pubblico di San Siro tutto in piedi con un grande applauso, e quello di Gattuso, Zambrotta e van Bommel.
L’avversario di giornata e’ il Novara, che a sua volta deve dare l’arrivederci alla Serie A, ma conta poco. Allegri regala la maglia da titolare al terzino campione del mondo e a Gattuso, intermedio destro di centrocampo: Seedorf (il cui futuro e’ ancora in bilico), Aquilani e Boateng completano il reparto, con Cassano e Ibrahimovic in avanti. Il Milan soffre in avvio, con un Novara senza nulla da perdere che gioca con la mente sgombra. Al 4′ annullato giustamente un gol a Jeda per fuorigioco, poi al 20′ arriva la rete dei piemontesi con Garcia. Mischia dopo una punizione da destra, il pallone arriva a Gemiti la cui conclusione viene deviata da Aquilani: sfera che raggiunge il solissimo Garcia, stop e battuta mancina che tocca il palo e si insacca.
I rossoneri reagiscono subito e al 26′ Zambrotta sfiora il pari: Ibrahimovic dal fondo scarica per Zambrotta, sinistro incrociato che finisce al lato di poco. Subito dopo e’ Seedorf a mettere i brividi a Fontana. L’olandese riceve in area sulla sinistra e ha modo di stoppare e prendere la mira: lo fa male, troppo schiacciato il suo destro.
Nel finale ancora Novara pericoloso. Mesbah regala palla a Jeda, tocco immediato per Rigoni che fa tutto bene in preparazione – doppio dribbling per liberare il mancino – ma svirgola la conclusione. A tempo scaduto incredibile errore di Aquilani. Il centrocampista da un metro dalla porta mette a lato un cross di Mesbah.
Ad inizio secondo tempo e’ ancora Seedorf ad andare vicino al pari. Splendida punizione a giro dell’olandese, palo a Fontana battuto. All’11′ della ripresa arriva il pareggio del Milan. Flamini dall’interno dell’area, servito da Cassano, fa partire un rasoterra che batte Fontana nell’angolino basso. Al 22′ San Siro esplode ma non ci sono gol: fuori Antonio Cassano, al suo posto entra Inzaghi. Al 37′ ancora una sostituzione e altra standing ovation a San Siro: fuori Aquilani, dentro Alessandro Nesta.
Nel finale la gioia esplode per tutto il Milan ma soprattutto per Inzaghi. Al 38′ si verifica l’incredibile, quello che tutti i tifosi rossoneri presenti allo stadio attendevano. Seedorf illumina in verticale, Pippo Inzaghi stoppa di petto e con il destro batte Fontana, regalando il definitivo 2-1 al Milan.