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Brindisi e tutta Italia scendono in piazza: Siamo sconvolti da questa crudeltà

Profondamente scossa e turbata per l’attentato all’Istituto professionale ‘Morvillo Falcone’, la città di Brindisi si mobilita. Dopo un tam-tam in rete e per le vie della città, è stata organizzata una manifestazione in piazza Vittoria alle ore 18 a cui parteciperanno i cittadini, la Carovana antimafia e don Luigi Ciotti e le autorità, tra cui il sindaco Mimmo Consales e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. I brindisini vogliono così manifestare la loro solidarietà alle famiglie di Melissa Bassi e delle ragazze ferite ed esprimere tutta la loro indignazione per il vile attentato che ha colpito una scuola e delle giovani studentesse.
“Siamo sconvolti, è un fatto inaudito soprattutto perché è stato commesso nei confronti di giovani che poi rappresentano il nostro futuro. E’ un atto che, oltre contro la civiltà, è anche contro il nostro futuro”., dice Pantaleo, di Torchiarolo, 55 anni, libero professionista.
La piazza si va lentamente affollando e appaiono alcuni striscioni come quello dedicato a Falcone e Borsellino che recita: ‘Le vostre idee cammineranno sulle nostre gambe’ un altro in cui e’ scritto ‘Brindisi piange le sue vittime’.
“Siamo tutti esterrefatti da questa crudeltà perché accanirsi sulla gioventù significa cancellare le speranze e quindi cancellare anche il futuro di questa città”, dice Annarita. “Non ho parole, non so descrivere che cosa sta succedendo in questa società, c’è da riflettere. Speriamo che lo Stato, che ultimamente latita, possa dare un colpo significativo e reagire da subito perché questa società ne ha bisogno”, aggiunge Marco, 28 anni, operaio di Brindisi.
Gli ordigni all’istituto Falcone di Brindisi hanno aperto una ferita “in tutto il Paese” ed è stata “colpita al cuore una scuola che portava avanti progetti di legalità” ha detto don Ciotti, fondatore di Libera all’Adnkronos. “La nostra battaglia per la legalità continua il suo cammino – ha sottolineato – Certamente questo è un momento di dolore ma anche molto delicato nel quale occorre cautela. Definire subito l’attentato di stampo mafioso non è prudente, può essere il gesto di un folle”.
Al di là della matrice dell’attentato, don Ciotti riflette sul luogo oggetto dell’attacco: “Ha perso la vita una ragazza, sono stati feriti altri ragazzi di una scuola per cui ci si devono porre grandi interrogativi. E’ stata colpita al cuore una scuola che portava avanti progetti di legalità”. Per don Ciotti, gli ordigni alla scuola aprono una “ferita al Paese intero perché colpire al cuore questi progetti significa colpire ciascuno di noi”. Il suo pensiero va alla Puglia “terra dove ci sono diverse forme di criminalità. La regione però ha sempre reagito alle varie forme di illegalità”.