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Antitrust, Pitruzzella: Basta corporativismi per crescere è necessaria la concorrenza

Dal tunnel della crisi si può uscire e la concorrenza, quale ”potente stimolo all’innovazione”, è uno dei principali motori della crescita. E’ questa la direzione di marcia indicata dal presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale dalla quale emerge che nel periodo gennaio 2011-maggio 2012 le sanzioni complessivamente irrogate ammontano a più di 160 milioni di euro.
”La crisi che viviamo – sottolinea Pitruzzella – non è riconducibile a una semplice fase dell’economia, della poltiica, dello Stato. Ne derivano processi di trasformazione delle istituzioni, e particolarmente di quelle che si trovano nel punto di incontro tra la democrazia e il mercato, come è il caso delle Autorità indipendenti”. ”Dal tunnel si può uscire ma occorre il coraggio di innovare per ricostituire, su basi e regole nuove, l’equilibrio tra democrazia, mercato e coesione sociale, oggi messo in pericolo”, afferma il presidente dell’Antitrust per il quale sarà possibile uscire dalla crisi se le società europee e l’Italia in particolare ”riusciranno a superare egoismi, corporativismi e miopie politiche”.
Non ascoltare le sirene del protezionismo perché “non è questa la strada per perseguire obiettivi di coesione sociale”, sottolinea il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. ”In periodi di recessione – dice- acquistano forza le sirene del protezionismo e della tutela delle imprese più deboli contro il pericolo della loro estromissione dal mercato. Non è questo il modo per perseguire gli obiettivi di coesione sociale”, ammonisce Pitruzzella. ”Consentire, attraverso l’allentamento dei vincoli antitrust, l’artificiale restrizione dell’offerta o la fissazione di prezzi al di sopra del valore di mercato può ostacolare l’avvio di processi di selezione delle imprese a favore di quelle più efficienti, disincentivare l’innovazione e la crescita di produttività, finendo così per penalizzare l’innescarsi di efficaci e duraturi processi di ripresa economica. Se non facciamo ripartire il motore della crescita non sarà neppure possibile mantenere obiettivi di coesione sociale”. Per Pitruzzella, resta forte, quindi, ”la necessità di continuare ad assicurare una decisa repressione degli illeciti anticoncorrenziali, al fine di garantire il rispetto delle regole antitrust da parte di tutti gli operatori nel mercato”.
Ferrovie – E’ ancora insufficiente la concorrenza nel settore dei servizi ferroviari, denuncia Pitruzzella secondo il quale la creazione di un’autorità di regolazione dei trasporti consentirà di trovare soluzione alle ”numerose criticità concorrenziali del sistema dei trasporti”.
Google – Nel giro di pochi anni ”potrebbe diventare monopolista” nella raccolta pubblicitaria. Senza ”regole adeguate” l’industria editoriale rischia la marginalizzazione.
Liberalizzazioni – Su questo fronte ”passi utili sono stati fatti ma molto altro resta da fare per togliere i tanti tappi che ancora bloccano l’economia”. ”Bisogna evitare – avverte Pitruzzella – che vi siano passi indietro per effetto del prevalere di interessi corporativi”. Per il presidente dell’Antitrust ”il dibattito che si è aperto in questi giorni sulla riforma dell’ordine degli avvocati crea serie preoccupazioni in seno all’Autorità che auspica da tempo una profonda riforma del sistema ordinistico”.
Sviluppo – Le misure pro-concorrenziali ”sono ma non sono tutto”. Per riaccendere il motore dello sviluppo, ”sono necessari altri interventi sia a livello nazionale (con la valorizzazione del capitale umano e il recupero dell’efficacia della spesa per le infrastrutture) che europeo”. E ”un buon esempio di questa direzione è fornito dal decreto legge per la crescita”, varato dal governo.
P.a. – La semplificazione amministrativa non sia “una sorta di tela di Penelope”. E’ il monito che giunge dal presidente dell’Antitrust secondo cui spesso “con una mano si semplifica, mentre con l’altra si aggiungono nuovi oneri burocratici”.
Alitalia – Deve rimuovere la propria posizione di monopolio entro l’inizio della prossima stagione invernale e dovrà presentare all’Antitrust, entro la metà del prossimo mese, misure in questa direzione. Termianto il periodo di sospensione dell’applicazione delle norme antitrust, l’Autorità ha accertato in capo ad Alitalia Cai ”la persistenza di una situazione di monopolio sulla rotta Milano Linate-roma Fiumicino”. E cioè, spiega Pitruzzella, ”in ragione della mancanza di pressione concorrenziale da parte di altri vettori aerei, stante l’impossibilita’ di ottenere slot su Milano Linate e dell’insufficienza dell’alternativa rappresentata dal servizio di trasporto ferroviario ad alta velocità tra Roma e Milano”.