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Napolitano avverte: C’è troppa tensione tra i partiti, il voto è nel 2013

“E’ altamente positivo che in un momento di grave difficoltà e di grande importanza per il nostro Paese e per l’Europa, il presidente del Consiglio rappresenti l’Italia a Bruxelles forte del mandato su cui si è registrata in Parlamento una sostanziale e larghissima convergenza”. Così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano interviene a poche ore dal vertice Ue che vedrà Monti al centro di una difficile quanto cruciale trattativa.
Ma se è “altamente positiva” la convergenza registrata in Parlamento, sottolinea Napolitano, è “però preoccupante che nello stesso tempo si vadano acuendo motivi di conflittualità e di polemica politica tra le forze sul cui sostegno poggia l’attuale governo”.
“Con le tensioni che si manifestano anche in rapporto alla prospettiva delle elezioni per il rinnovo, nell’aprile del 2013, della Camera e del Senato, si intreccia – aggiunge il Capo dello Stato – il venir meno dell’intesa realizzatasi poche settimane fa, nella competente commissione del Senato, su un significativo progetto di revisione dell’ordinamento della Repubblica (seconda parte della Costituzione)”.
“E’ quel che ha sancito l’approvazione, ieri sera, da parte dell’Assemblea, con un voto di ristrettissima maggioranza, di un emendamento sulla composizione del Senato, cui seguirà l’esame di altro emendamento o gruppo di emendamenti egualmente estraneo alla larga intesa raggiunta e presentata il 1° giugno dal presidente della I commissione, senatore Vizzini”, conclude Napolitano.
Le forze politiche, è quindo l’appello del Colle, giungano in tempi brevi ad un’intesa definitiva sulle modifiche costituzionali già concordate e sulla legge elettorale. Per il Presidente non c’è però, a fine legislatura, il clima politico adatto per revisioni più “radicali” della Carta costituzionale. “Debbo esprimere il mio convincimento -afferma il Capo dello Stato- che pur legittime proposte di più radicale revisione costituzionale richiedono una ponderazione e un confronto di certo non immaginabili in questo periodo e clima di fine legislatura. Auspico percio’ vivamente che si giunga ad una conclusione positiva sul gia’ concordato progetto di piu’ circoscritte modifiche costituzionali, e che ad esso si congiunga un accordo, da portare all’approvazione del Parlamento, su quella nuova legge elettorale la cui necessita’ e’ stata riconosciuta dal piu’ ampio arco di forze parlamentari da me consultate all’inizio dell’anno”.