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Province, corsa alle dimissioni in vista delle elezioni: a Milano e Napoli lasciano Podestà e Cesaro

Il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà ha annunciato le sue dimissioni. Alle 16 Podestà incontrerà i giornalisti per spiegare i motivi della decisione.
Intanto seduta straordinaria del Consiglio provinciale di Napoli per discutere la mozione di incompatibilità nei confronti del presidente della Provincia Luigi Cesaro, che è anche deputato del Pdl.
A lasciare anche i presidenti delle Province di Biella e Asti, Roberto Simonetti e Maria Teresa Armosino.
L’esponente della Lega ha firmato poco fa la lettera di dimissioni dall’incarico. In una lunga lettera, in cui ripercorre il lavoro svolto come presidente e parlamentare, elenca le difficoltà seguite ai tagli di risorse e le nuove norme sul riordino delle Province. Poi il presidente della Provincia di Biella sottolinea che “la cancellazione della Provincia di Biella voluta dall’attuale Governo, i dati drammatici del suo bilancio a causa dei tagli subiti ai trasferimenti erariali, la legge sull’ineleggibilità e la necessità comunque del biellese di essere rappresentato all’esterno dei propri confini, mi portano a rassegnare le mie dimissioni dalla carica di Presidente della Provincia di Biella, atto necessario per poter così proseguire la mia attività politica ed istituzionale di rappresentanza concreta del nostro territorio”.
Nella lettera inviata ai consiglieri provinciali, Armosino, che è deputato del Pdl, ricorda che le ultime disposizioni normative porteranno alla soppressione della Provincia di Asti e che i recenti tagli ai trasferimenti statali “causeranno all’ente uno squilibrio di bilancio, nonostante l’amministrazione abbia, sin dal suo insediamento, attivato le operazioni volte alla riduzione delle spese e la gestione risulti corretta, trasparente e in linea con le previsioni di bilancio”. Sottolineando che il decreto ‘Salva Enti’ in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale provocherà ” l’inevitabile e incolpevole dissesto delle Province”, nella lettera Armosino spiega che “l’impossibilità manifesta da parte degli amministratori delle Province di far valere le ragioni del territorio, vista l’evidente volontà di non tener conto delle funzioni e dei servizi svolti dalla Provincia, né dell’impoverimento del territorio astigiano conseguente alla perdita della circoscrizione provinciale quale sede di molte istituzioni statali mi inducono a rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente della Provincia. Assicurerò comunque a questa terra e ai suoi abitanti – conclude – la prosecuzione del mio impegno nell’ambito della mia attività di parlamentare”.