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Studenti e professori in piazza tra rabbia e ironia, carote contro il governo: Il tempo del bastone deve finire

Da Napoli a Milano, da Torino a Bari, nuova giornata di protesta oggi per gli studenti italiani che manifestano contro i tagli all’istruzione. ‘Simbolo’ delle manifestazioni la carota per protestare contro il ministro Profumo che, nei giorni scorsi aveva sostenuto la necessità di usare “bastone e carota“.
E’ terminata con un’assemblea sul ponte della Gran Madre, occupato dai manifestanti, il corteo degli studenti che questa mattina hanno sfilato per le strade del centro di Torino. In alcune migliaia i ragazzi delle superiori hanno percorso con striscioni e cartelli contro i tagli all’istruzione le vie cittadine fermandosi prima davanti alla sede del Miur, dove hanno lanciato delle carote, e poi davanti al palazzo della Provincia dove hanno simbolicamente transennato l’ingresso con del nastro da cantiere rivendicando il diritto a una scuola sicura. Il corteo, monitorato dalle Forze dell’ordine, si è svolto pacificamente.
Successo per le manifestazioni organizzate oggi in Veneto dalla Rete degli Studenti Medi. In tutti i capoluoghi della Regione, nonostante la pioggia, sono scesi in piazza tantissimi studenti e studentesse: 1000 a Padova, 1000 a Vicenza, 600 a Treviso, 400 a Belluno, 300 a Venezia, 300 a Verona, sottolinea la Rete.
Due i cortei che hanno percorso il centro di Genova. Il corteo degli insegnanti e del personale amministrativo ha raggiunto largo Pertini per la manifestazione conclusiva. Un corteo di studenti ha invece raggiunto Largo XII Ottobre per poi dirigersi verso il salone nautico dove sono rimasti per una trentina di minuti. Gli speaker hanno invitato a contestare il Salone Nautico, ”simbolo del lusso e dello spreco”, ”simbolo di quell’1% che ogni giorno ci sfrutta”. Davanti ai giovani e giovanissimi contestatori, circa 700 secondo la questura, erano schierate le forze di polizia. Non si sono avuti disordini e neppure momenti di tensione. Gli studenti sono rimasti lontani una cinquantina di metri dai cancelli della fiera e dallo schieramento delle forze dell’ordine. Nella prima fila un gruppo di dimostranti reggeva scudi di cartone su cui erano scritti nomi di scrittori vari, da Marx a Pennac. Poco dopo le 12 il corteo ha lasciato piazzale Kennedy, diretto verso il centro.
Si è concluso davanti a Miur in viale Trastevere il corteo studentesco della Capitale partito questa mattina da piazza della Repubblica. Secondo gli organizzatori, a partecipare sono stati in 10mila. A decretare la chiusura della manifestazione a Roma è stato un lungo applauso. Al grido di “vergogna, vergogna” e “vieni fuori, vieni fuori” gli studenti hanno lanciato le carote contro la facciata del ministero. I manifestanti hanno tenuto anche un flash mob srotolando lo striscione ‘arrivo tardi a casa, grazie Alemanno’ e agitando in aria un fumogeno. Tante le bandiere rosse, qualche bandiera della pace, molti gli striscioni che spiegano il malessere: ‘Oggi studenti, domani disoccupati’. Mentre gli studenti hanno sfilato, da finestre e balconi diverse persone affacciate hanno salutato il passaggio del corteo con lunghi applausi.
Due cortei sono partiti stamattina dal centro di Napoli e hanno sfilato per le strade della città sotto una pioggia battente. Uno dei due composto dal ‘Collettivo studenti medi’ e ‘Universitari autonomi’ è partito dal piazza del Gesù, ha sfilato lungo le strade del centro ed è poi ritornato in piazza dove si è tenuta un’assemblea. La manifestazione si è svolta senza incidenti, nonostante il nubifragio che si è abbattuto sulla città bloccando anche alcune delle principali strade cittadine. Il secondo corteo invece è partito da piazza Mancini, nella zona della stazione centrale per dirigersi verso il centro. Anche questa manifestazione si è svolta senza incidenti sotto l’occhio vigile di polizia e carabinieri.
Sono stati circa 700 secondo la Questura, 3.500 per gli organizzatori i partecipanti al corteo di studenti medi e universitari organizzato a Bari. I manifestanti, dopo essere partiti da piazza Umberto, si sono trovati poi sul lungomare Nazario Sauro per dirigersi verso la sede della presidenza della giunta regionale per chiedere finanziamenti maggiori e reintegrazione del fondo del diritto allo studio tagliato dal governo. Il corteo si è svolto in un clima abbastanza sereno. Manifestazioni si sono tenute in altre 9 città della Puglia: Barletta, Andria, Foggia, Manfredonia, Massafra, Manduria, Lecce, Taranto e Brindisi. Gli organizzatori parlano di una media di circa 2000 persone in ciascuna delle altre città.
Circa una migliaio di studenti, sindacalisti della Flc-Cgil e operai dell’Alcoa si sono ritrovati stamani in piazza Repubblica a Cagliari. Alla manifestazione era presente anche il sindaco del capoluogo sardo, Massimo Zedda. Anche la Provincia di Cagliari ha aderito alla mobilitazione degli studenti per rivendicare il diritto all’istruzione.