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Grillo richiama all’ordine i soldati ribelli: La televisione vi uccide, è il vostro punto G

L’aveva già fatto nel maggio scorso, quando aveva invitato i suoi a una vera e propria scelta di campo: con noi o nei talk show. Oggi Beppe Grillo torna a mettere in guardia i grillini, con un post sul suo blog che titola ‘il talk show ti uccide’ e che arriva all’indomani della partecipazione di Federica Salsi, esponente del Movimento 5 Stelle, alla puntata di Ballaro’.
“Il punto G, quello che ti dà l’orgasmo nei salotti dei talk show. L’atteso quarto d’ora di celebrita’ di Andy Warhol. A casa gli amici, i parenti – scrive Grillo – applaudono commossi nel condividere l’emozione di un’effimera celebrita’, sorridenti, beati della tua giusta e finalmente raggiunta visibilita’. Seduto in poltroncine a schiera, accomunato ai falsari della verita’, agli imbonitori di partito, ai diffamatori di professione, devastato dagli applausi a comando di claque prezzolate”.
La tv come la ”la gabbia di un circo”, dove ”come su un trespolo, muto per ore, povera presenza rituale di cui si vuole solo lo scalpo, macellato come un agnello masochista, rispondi per i quattro minuti che ti sono concessi a domande preconfezionate poste da manichini al servizio dei partiti. Pretoriani dell’informazione il cui unico compito e’ perpetuare l’esistenza del Sistema attraverso l’ultimo strumento di mesmerismo mediatico rimastogli: la televisione”.
Ma mentre lo ”share del programma aumenta, avverte Grillo, ”diminuisce il consenso per il Movimento a cui appartieni o dici di appartenere. Chi non conosce nulla del MoVimento e segue il talk show, dopo il morbido e avvolgente abbraccio televisivo al quale ti sei consegnato volontariamente (con volutta’?) opta per il meno peggio e quello non sei mai tu, ma e’ sempre un altro, quello che sa vendere le sue menzogne (e’ il suo mestiere), che ha parlato per un’ora mai interrotto da chi gestisce il talk show, quello che nessuno ha mai contraddetto”.
“Attoniti, gli attivisti – va avanti l’ex comico – vedono i voti guadagnati con fatica nei banchetti nei fine settimana volare nel vento, fluire in un secchio bucato, e pensano ai mille video caricati sulla Rete, alle dirette streaming tenute in piedi a forza di volonta’ per mancanza di connessione, conoscono sulla loro pelle la difficolta’ di spiegare a persone ormai deluse e incredule che il MoVimento 5 Stelle e’ altro dai partiti, che non prende rimborsi elettorali, che taglia gli stipendi degli eletti, che non partecipa alle elezioni provinciali per coerenza, che vuole il rispetto dell’esito dei referendum, eccetera, eccetera. A volte non ci resta che piangere”.