Berlusconi ultimo atto: Tornare in campo? Ci sto pensando. Alfano: con lui primarie inutili

“Tornare in campo? Vediamo, ci sto pensando”. Così l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha risposto alle domande dei giornalisti oggi a Milanello dove è arrivato per incontrare la squadra. “Stiamo vedendo – ha sottolineato – che la gente è molto delusa da questa politica e da questi partiti. Il Pdl ha subito una decadenza di immagini e di risultati anche per il semplice motivo che io non ci sono stato”. Secondo il Cavaliere “nessuno dei partiti che adesso vanno in tv potrà realizzare il proprio programma se non si cambia l’architettura istituzionale del Paese. E la Costituzione si può cambiare soltanto se c’è un partito con la maggioranza assoluta”.

“Io mi sono tirato indietro – ha spiegato Berlusconi a Milanello – perché il signor Casini aveva detto che se io non ci fossi stato lui sarebbe potuto tornare a far parte della coalizione dei moderati di centrodestra, ma ha mancato di parola”. “Io – ha aggiunto Berlusconi – mi sono tirato indietro una volta da segretario del Pdl, un’altra volta dal governo, un’altra volta addirittura da candidato alla presidenza del Consiglio. Il signor Casini – ha ribadito – non ha fatto una piega. E allora questa situazione la stiamo ripensando e vediamo se non è il caso, dato che credo di capire più di qualsiasi altro in Italia quello che si deve fare, di utilizzare la mia esperienza in maniera più concreta”.  Quanto alle regionali in Lombardia, “spero che si arrivi a una candidatura comune, magari con lo stesso Maroni - ha affermato il Cavaliere – Ho visto giovedì Maroni per discutere delle elezioni. Vediamo, stiamo lavorando insieme, vogliamo assolutamente continuare l’alleanza con la Lega nord e quindi stiamo esaminando le possibilità a riguardo”.

Per il segretario del Pdl, Angelino Alfano, “le dichiarazioni di oggi del presidente Berlusconi pongono sotto una nuova luce le elezioni primarie perché se lui davvero dovesse tornare in campo come ha annunciato, mi chiedo il significato di queste primarie e quindi la mia valutazione resta coerente con quello che ho sempre detto: cioè le primarie hanno senso solo se non si candida il presidente Berlusconi, se il presidente Berlusconi si candida occorre ripensare tutto”.

Le primarie, ha spiegato Alfano, “le abbiamo immaginate come un motivo di rilancio del Popolo della libertà, pensando e sperando che fosse una gara delle idee attraverso la quale recuperare la fiducia di tanti elettori che ci avevano votato”. Sulle regionali in Lombardia interviene invece Roberto Formigoni. “Berlusconi: ‘Maroni possibile candidato unico’. Silvio, unico di chi?” ha replicato Formigoni via Twitter.

Mentre per Roberto Maroni ”il passo avanti di oggi di Berlusconi è positivo ma attendo di capire cosa deciderà il Pdl” ha commentato. Alla domanda se fosse d’accordo con Berlusconi, Maroni ai giornalisti ha risposto: “Mi sembra di essere il candidato migliore”, spiegando che “ragionando concretamente sulla possibilità di vittoria l’unico nome possibile tra quelli venuti fuori è proprio quello di Roberto Maroni”.

Ma secondo Pier Ferdinando Casini ”Berlusconi oggi nel candidare Maroni alla presidenza della Regione Lombardia ha dato segni di una certa confusione”. “Berlusconi dice che Casini deve tornare con lui e questo – ha osservato – è il segno di una certa confusione. Noi abbiamo la nostra linea che è quella del Ppe e che si augura che gli sforzi di Monti non si interrompano e che possa andare avanti anche per la prossima legislatura. Questo non significa tirare Monti per i capelli ma noi ci presentiamo con la nostra faccia”. Tornando alla Lombardia, “Berlusconi candida Maroni e vuole affidare anche la Lombardia alla Lega e dice che io ho mancato di parola. Forse è un po’ in confusione ma lo capisco perché è un momento difficile ma è difficile per tutti”.