Scala, prima con proteste. C’è anche Monti. In scena Lohengrin di Wagner

Tra le proteste si apre la stagione 2012-2013 del Teatro alla Scala di Milano. Il sipario si alza alle 17: in scena c’è il ‘Lohengrin‘ di Wagner che ha visto un cambio di cast in corsa per il ruolo di Elsa von Brabant, che in origine doveva essere interpretato dal soprano Anja Harteros (“a causa del perdurare di una forma influenzale” è “costretta a rinviare il suo debutto”) sostituita da Annette Dasch, soprano che dal 2010 ricopre questo ruolo al Festival wagneriano di Bayreuth. Anche Ann Petersen, che ha cantato per la serata dedicata agli ‘under 30′, “ha contratto analoga indisposizione”. A dare l’annuncio è stato lo stesso Teatro alla Scala, che “ringrazia sentitamente la Signora Dasch, che è giunta nella notte a Milano e con la sua generosa disponibilità ha dato un segno di attaccamento al teatro e di amicizia alla Scala”.
Protagonisti della prima scaligera il direttore d’orchestra Daniel Barenboim, il regista Claus Guth e il tenore Jonas Kaufmann nel ruolo del protagonista.
Il sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, Stephane Lissner, ha definito ”un cast irripetibile” il team di cantanti per la prima del Piermarini. ”Dash è arrivata ieri sera a Malpensa – ha spiegato – e ha iniziato a provare questa mattina alle 9”. Fino a pochi minuti prima dell’inizio la cantante stava ancora provando l’ultimo atto dell’opera di Wagner.La prima viene trasmessa in diretta e in esclusiva dalla Rai.
Tra gli ospiti più attesi Mario Monti, arrivato insieme alla moglie Elsa, alla Scala mentre fuori montava la protesta di diverse decine di persone, disoccupati, esponenti del Cub, ragazzi dei centri sociali. Numerosi gli slogan contro il governo Monti (il centro sociale Cantiere aveva annunciato una protesta al grido di ‘Tecnocrazia non è democrazia, roviniamogli la festa!’) e l’austerity imposta dall’Europa. Prima dell’inizio della Prima della Scala, i manifestanti hanno lanciato ortaggi e petardi verso l’ingresso del teatro milanese, poi si sono diretti verso la Galleria dove su un maxischermo proietta l’opera di Wagner.
Il tempo di attraversare la galleria e raggiungere piazza Duomo e la protesta delle poche decine di giovani è terminata, senza scontri. Così come nessuno scontro si è verificato davanti al teatro alla Scala dove, nonostante la neve, sono rimasti solo pochi manifestanti del Cub. Brevi momenti di tensione si sono registrati solo intorno alle 16 quando alcuni ragazzi dei centri sociali hanno tentato di raggiungere il teatro attraversando via Manzoni, ma sono stati bloccati dalle forze dell’ordine.
Intanto, prima dell’inizio dello spettacolo un piccolo giallo per quanto riguarda la mancata esecuzione dell’Inno di Mameli. Contrariamente a quanto avvenuto nella prova generale l’Inno infatti non è stato intonato dall’orchestra e questo è stato fatto notare dal ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera al sovrintendente Lissner che ha assicurato che l’esecuzione avverrà al termine della serata.
Alla Prima alla Scala insieme a Monti (tra il primo e il secondo atto dell’opera si è recato per una breve visita nel camerino di Barenboim) e Passera hanno assistito al ‘Lohengrin’ una vasta fetta di governo e il gotha dell’economia e della finanza italiana: Vittorio Grilli, Piero Giarda, Lorenzo Ornaghi e Giulio Terzi. Presenti anche il sottosegretario Gianfranco Polillo e il vicepresidente del Csm, Michele Vietti. Fra gli ospiti stranieri c’è il ministro francese Aurélie Filippetti, mentre è assente il presidente della Commissione europea José Barroso, bloccato a Bruxelles per la neve. Completano la schiera dei politici locali il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà.
Nutrita la schiera dei rappresentanti del mondo economico e finanziario. Alla prima serata della nuova stagione del Piermarini sono arrivati Giorgio Squinzi, Diana Bracco, Alberto Bombassei, Aurelio De Laurentis, Fulvio Conti, Giuseppe Recchi, Claudio Costamagna e Gabriele Galateri di Genola, Cesare Romiti e Giuseppe Sala. Fra i banchieri presenti Andrea Beltratti, Enrico Cucchiani e Federico Ghizzoni.
A rappresentare il mondo dell’editoria, l’editore e presidente della Adnkronos, Giuseppe Marra, accompagnato dalla moglie Angela Antonini e il direttore del Corriere della sera, Ferruccio De Bortoli. Numerosi anche gli esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura: da Carla Fracci a Valentina Cortese, da Marta Marzotto a Roberto Bolle. Tra i ritardatari si è segnalato Lapo Elkann.